Attuando precise linee d’indirizzo impartite dalla Direzione marittima del Lazio continuano le attività di vigilanza ambientale e di tutela dell’ecosistema marino da parte della Guardia Costiera di Gaeta, al fine di garantire l’esercizio delle attività di pesca in conformità alle vigenti norme di settore.La Guardia Costiera di Gaeta ha provveduto ad effettuare con l’impiego, anche in orari notturni, delle unità navali un’attività serrata di controlli lungo il litorale di giurisdizione, per garantire la vigilanza dell’ecosistema marino e delle risorse ittiche.
I controlli si rendono necessari per i possibili gravi danni che la pesca sotto costa arreca al locale ambiente marino: il peschereccio che effettua attività di pesca con rete a strascico in prossimità della costa, in violazione delle distanze e della batimetrica prevista, genera gravi danni all’ecosistema marino così come una rete da pesca collocata in modo indiscriminato provoca la pesca di risorse ittiche nella fase giovanile ovvero di specie vietate.
La notte scorsa infatti, durante le attività di controllo pianificate al largo del litorale del sud pontino – a circa mezzo miglio dalla costa -, l’equipaggio della motovedetta di polizia marittima CP 724 della Guardia Costiera di Gaeta ha individuato un Motopesca intento ad operare sotto costa in violazione delle norme che fissano i limiti dalla costa e la batimetrica oltre i quali è consentito svolgere l’attività di pesca.
I militari dopo aver individuato, con l’ausilio di apparati che consentono la visione notturna, il motopesca, in prossimità del litorale di Sperlonga, hanno proceduto a contestare al comandante del peschereccio l’illecita attività di pesca che stava svolgendo ad una distanza dalla costa – circa 1000 metri – inferiore a quella prevista.
Scortato il peschereccio fino al porto di Terracina, l’equipaggio della motovedetta della Guardia Costiera di Gaeta ha elevato al trasgressore una sanzione amministrativa di oltre quattromila euro e ha provveduto al sequestro della rete a strascico impiegata nella illecita attività di pesca.
Per la grave violazione, come previsto dalla normativa di settore sul “Sistema a punti”, sono stati inflitti 6 punti al titolare della licenza di pesca e 6 punti al comandante del peschereccio.
I militari, inoltre, hanno effettuato il sequestro del prodotto ittico pescato che è stato devoluto in beneficienza ad un istituto caritatevole di Terracina