Pol. Gaeta:Fiorini, Del Brocco, Di Tullio (21’ st Infimo), Incitti, Di Emma, Orsinetti, Pellino, Leccese (41’ st Conte), Mazza (35’ st Di Luca), Fanelli, Amitrano. A disp. Venditti, Corrado, Spila, Lisi. All. Melchionna
Nuova Itri: Capotosto, Schiano, AcconGiagioco, Vezzoli, Mastroianni M., Fiore, Di Paola, Grassi (27’ st Di Roberto), Lepre, Calemme (27’ st Limone), Emma (42’ st Di Marco). A disp. Caso, Coppolella,Gaudiano, Mastroianni D.. All. Parisella
Arbitro: Sig. Foresta di Nola (Ass. Sigg. Pantano e Santoro di Frosinone)
Marcatori: 24’ st, 30’ st Infimo (G), 35’ st Lepre (NI).
Note: Gara a porte chiuse. Effettuato prima della gara un minute di raccoglimento per la scomparsa dell’ex biancorosso Nino Di Maggio.Ammoniti Del Brocco, Pellino, Leccese (G), Grassi, Fiore (NI). Angoli 3-1 per la Nuova Itri. rec. pt 1’ rec st 4’
Il derby tanto atteso, quello dell’orgoglio, del campanilismo, della rivincita, che va ovviamente al di là della pur importante gara di campionato, termina con il meritato trionfo del Gaeta. Peccato che solo pochi fortunati addetti ai lavori abbiano potuto godere di novanta minuti interessanti intrisi di agonismo ed altrettanta correttezza. Entrambe le formazioni erano reduci dalla sconfitta della domenica precedente, l’Itri con la capolista Colleferro ed il Gaeta da quella beffa di Pomezia. Nelle primissime battute la squadra di Parisella parte con determinazione cercando di fare la partita. Al 2’ Mastroianni tira pericolosamente su azione nata da calcio d’angolo. Ma anche i padroni di casa sono altrettanto carichi e all’8’ per gli All Blacks arriva la prima ghiotta palla-gol. Scambio Mazza-Fanelli ma il capitano non inquadra la porta da pochi passi. Nemmeno sessanta secondi dopo ci prova Orsinetti dalla distanza e la sfera termina di non molto oltre la traversa. Mazza e Fanelli rappresentano un pericolo costante per gli itrani. Al 17’ si assiste ad una incursione in area davvero insidiosa proprio di Fanelli che viene contrastato al momento di battere a rete. Al 18’ conclusione di Mazza da posizione favorevole ma il pallone calciato debolmente è facile preda di Capotosto. Prova a reagire la squadra ospite con Emma che dopo un’azione insistita calcia ma il pallone ben controllato da Fiorini termina sul fondo. La gara è vivace e giocata a buon ritmo. Il Gaeta è caparbio e molto incisivo ed esercita una chiara supremazia territoriale. Non vi sono accorgimenti particolari da parte di Melchionna, che non facendosi affatto condizionare dall’avversario anche oggi lascia giocare i suoi nella abituale maniera. E i fatti nella prima mezz’ora di gioco, anche se non è arrivato il gol, sembrano dargli ragione. Incredibile al 31’: Mazza dopo un efficace scambio con Leccese si presenta a tu per tu con Capotosto ma lo grazia spedendo il pallone fuori. Lo imita al 33’ Fanelli che davanti la porta calcia fuori. Al 45’ Mastroianni su azione di calcio d’angolo colpisce molto bene di testa indirizzando nell’angolino ma Fiorini Salva. Sinceramente visto l’andamento del match il vantaggio ospite sarebbe stato troppo. Uno il minuto di recupero concesso dal signor Foresta di Nola. La prima frazione di gara si conclude sullo 0 a 0. Ad inizio ripresa al 9’ Lepre di testa anticipa Fiorini ma il pallone è alto. Riprende a macinare gioco il Gaeta che cerca assolutamente i tre punti in palio. Al 21’ Itri nuovamente graziata da Mazza il cui tiro da buona posizione è indirizzato al portiere che riesce a bloccarlo. Per il Gaeta arriva finalmente il momento del rientro in squadra dopo un infortunio dell’attaccante Infimo, che va a rilevare Di Tullio. Melchionna decide che è il momento giusto della gara. E la mossa si rivela davvero azzeccata. Al 24’ la sfera arriva ad Incitti al limite dell’area, quindi taglio per Fanelli e da quest’ultimo cross sul secondo palo. Puntuale la zampata vincente di Infimo. Al 27’ bel pallone di un Leccese in buona forma per Mazza che si rende protagonista di un lancio filtrante per Infimo il quale con un pallonetto brucia Capotosto. Rete davvero molto bella sia per l’esecuzione ma anche per il modo con cui è stata preparata. Subìto il raddoppio del Gaeta gli ospiti cercano di aumentare la spinta in avanti. Al 35’ in mischia in area Lepre è bravo a colpire e sorprendere Fiorini. Gara dunque che potrebbe essersi riaperta. Ma la squadra di casa, in gran forma anche dal punto di vista atletico, ben disposta in campo e concentrata continua ad avere il dominio del gioco e vuole chiudere i conti una volta per tutte. Così tornano a fioccare le occasioni da rete. Al 39’ un incontenibile Infimo si libera molto bene in area e con un tiro colpisce il palo. Strepitosa azione personale questa dell’attaccante gaetano. Un minuto dopo Leccese fa tutto bene portandosi il pallone in avanti e provando la conclusione che però non è accompagnata dalla necessaria potenza. Al 43’ scambio Infimo-Fanelli con il capitano che viene anticipato proprio al momento di colpire a rete. Al 44’ Di Luca lascia partire un tiro assai insidioso a cui Capotosto si oppone con il braccio. Quattro i minuti concessi dal direttore di gara. Il derby del golfo si conclude con la strameritata vittoria del Gaeta, che fa festa in campo e negli spogliatoi. Importante la serenità e la fiducia trasmesse in settimana alla squadra da Melchionna, che ha schierato una formazione capace di imporsi nettamente per qualità ed intensità di gioco agli avversari, usciti ridimensionati dal confronto. Ottima poi la lettura della gara del tecnico biancorosso bravo a lasciare in panchina per settanta minuti una vera e propria bomba ad orologeria e ad innescarla al momento opportuno. Davvero molto positiva la prova del Gaeta al cospetto della seconda forza del campionato, in piena corsa per il salto di categoria e che ha lottato con i denti, necessitando dei tre punti in palio. Su tutti comunque Infimo, un top per la categoria, che ha come si suol dire “spaccato la gara”. Festa gaetana a fine gara, come si diceva, con vittoria dedicata dai ragazzi al direttore generale Fragasso assente per motivi di salute e riscatto della immeritata sconfitta dell’andata. Ma sullo sfondo si avverte una vena di rammarico per aver dovuto forzatamente rinunciare a Lisi, Fanelli e Infimo proprio nelle gare decisive. Quale sarebbe stata ora la classifica della squadra gaetana, che al completo ha dimostrato di avere consistenza pari alle prime della graduatoria?
Intervista di Roberto D’Angelis a Infimo