Questa mattina, alle prime ore dell’alba, hanno avuto inizio le operazioni di bonifica della Darsena Porto Salvo di Gaeta ove lo scorso 24 ottobre era stata rinvenuta una mina antinave modello CR, con circa 125 kg di esplosivo, risalente alla seconda guerra mondiale.
Si è resa necessaria predisporre uno spiegamento di uomini e mezzi in mare e a terra per consentire lo svolgimento di tutte le fasi dell’operazione nella massima sicurezza.
Ciò ha comportato l’emanazione della ordinanza della Polizia locale per la chiusura al traffico veicolare e pedonale del Lungomare Caboto, in prossimità della zona interessata, poi attuata da parte del personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Polizia Municipale e Polizia Provinciale coordinati dal Dirigente del Commissariato di Gaeta.
A seguito della emanazione dell’ordinanza d’interdizione a mare e lungo le coste, rispettivamente da parte del Capo del Compartimento marittimo e della locale Autorità Portuale, invece, la Sala operativa della Guardia Costiera di Gaeta, avvalendosi degli apparati di monitoraggio del traffico marittimo mercantile (Automatic Identification Sistem) ha provveduto a verificare che nessuna unità in navigazione, in particolare i traghetti provenienti e diretti alle isole pontine, si avvicinasse all’area individuata per il brillamento. Dalla stessa sala operativa sono state coordinate tutte le unità navali presenti in mare, 3 della Guardia Costiera, una dei Carabinieri e una della Guardia Finanza, impegnate per garantire il rispetto del tratto di mare interdetto per garantire la sicurezza della navigazione. L’ordinanza prevedeva l’interdizione della navigazione, sosta e pesca in un raggio di un miglio dal punto di brillamento nonché un’interdizione per un raggio di 2 miglia per le attività d’immersione e balneazione.
Alle ore 7,00 i Palombari del Nucleo sminamento della Marina Militare di Comsubin, a bordo della motovedetta e del gommone della Guardia Costiera di Gaeta hanno dato inizio alla fase di sollevamento e trasferimento dell’ordigno verso la zona individuata per il brillamento.
Pertanto, la mina antinave presa a rimorchio dalla motovedetta CP 2112 della Guardia Costiera di Gaeta è stata trasferita, a lento moto, a circa 4 miglia a largo di Punta dello Stendardo, in un punto con fondale marino di 90 metri.
Raggiunta l’area interdetta, gli operatori subacquei del Nucleo sminamento hanno preparato la mina per la successiva deflagrazione, che è avvenuta alle ore 09,27.
Tutte le fasi dell’operazione di rimozione, trasferimento e brillamento sono state costantemente seguite dalla Prefettura di Latina.
fonte: comunicato stampa Capitaneria di Porto