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Gaeta Calcio, Fiorini: “Stiamo disputando un bel campionato. Coppa Italia? Non chiamatemi ‘SuperFiorini’, ho solo fatto il mio dovere”

Sala stampa del Giovedì con Stefano Fiorini, tanta esperienza, con trascorsi anche in serie D e Lega Pro con l’Isola Liri. Per il secondo anno consecutivo il portiere biancorosso indossa la casacca del Gaeta con cui in passato, anche se per un breve periodo era già stato tesserato.
Partiamo dalla gara di Coppa Italia di ieri con il Grifone Monteverde
Sicuramente ci teniamo stretto il risultato, che ci consente di andarcela a giocare a Roma. Certamente non sarà facile. Dobbiamo essere onesti, ieri non abbiamo disputato un gran nel match. Probabilmente non ci aspettavamo un avversario forte, che ha potuto contare anche su una condizione fisica molto buona e su alcuni elementi di un certo valore. Ora non dobbiamo gettare alle ortiche il vantaggio, seppur minimo che abbiamo. Quindi al ritorno dovremo avere un atteggiamento diverso da quello di ieri, essere determinati e cercare di imporre il nostro gioco, come solitamente facciamo e non certo andare a difenderci.
Parliamo della tua strepitosa prestazione di ieri, da dieci. Qualcuno scherzosamente dando un titolo al proprio pezzo ha scritto:”Il Gaeta festeggia in anticipo Santo Stefano”…
Sono sincero, mi ritengo soddisfatto, felice per la mia prova. Ieri è stata una delle poche occasioni in cui quest’anno sono stato chiamato in causa. Quindi mi gioco al meglio le mie chances e naturalmente cerco di farmi trovare pronto, in maniere da mettere in difficoltà il mister nelle scelte. I complimenti fanno sempre piacere ma non esageriamo parlando di superFiorini e via dicendo. Le mie capacità, frutto anche di una certa esperienza, non è che si siano scoperte ieri. E poi io ho fatto solo il mio dovere, ovvero impedire il gol all’avversario. Sto trovando spazio ora, ma non è questione di fiducia da parte del tecnico, anzi. Mister Melchionna ha sempre avuto grande stima nei miei confronti e ci lega un bel rapporto. Ma c’è anche la regola degli under, che indirizza molte squadre a preferire un under tra i pali, chiaramente bravo. Quest’anno poi noi ne abbiamo uno davvero in gamba. Quindi vi sono sono delle situazioni che ti portano a giocare poco. Ma ripeto, io sono qui, con tanta voglia di far bene e di aiutare la squadra giocando.
Come vedi il cammino in campionato del Gaeta?
Lo vedo decisamente positivo. Stiamo andando molto bene. E siamo tra le pochissime squadre ad aver perso solo due volte. Poi aggiungo che siamo in debito anche di qualche punto, lasciato per strada, che ci avrebbe permesso ora di stare a braccetto con le prime della classe. E ce lo saremmo anche meritato. L’obbiettivo è chiaro, resta il raggiungimento di una salvezza tranquilla ma non disdegniamo di poter scalare qualche posizione. Ho notato che anche le due volte che abbiamo giocato una gara di campionato ad Itri, in casa ed in trasferta, i tifosi, pur noi pareggiando e perdendo, ci hanno applaudito perché si sono divertiti nell’ammirare un Gaeta forte, volitivo e spumeggiante, il contrario dello scorso anno.
Come incide secondo te la questione campo sul vostro campionato?
Per fare un grande campionato sono necessari tre fattori, ovvero una società solida, efficace, una squadra forte, unita, compatta e l’apporto dei tifosi. Per quanto riguarda i primi due direi che ci siamo. Però difettiamo dell’apporto fondamentale dei nostri supporters. Io ho vinto un campionato ad Isola Liri e so cosa significa poter contare sul dodicesimo uomo in campo. Noi siamo orfani della tifoseria. E purtroppo è un’assenza forzata. Appena è stato possibile i nostri tifosi sono accorsi e ci hanno sostenuto.. Le due volte che abbiamo giocato davanti alla nostra gente si è creato un certo entusiasmo in noi calciatori. Speriamo che quanto prima lo stadio di Sperlonga possa essere riaperto al pubblico.
Domenica sarete ospiti del Semprevisa
Finora le partite esterne non sono mai state facili. Rispettiamo il Semprevisa, ma col potenziale che abbiamo ci sono tutte le possibilità per andare lì e fare risultato. Del resto, se vogliamo compiere un salto di qualità servono anche i tre punti in trasferta. Quindi poi al termine del girone d’andata si tireranno le somme.

redazione

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