“Una squadra, due atteggiamenti tattici entrambi vincenti nel corso della stessa partita. Umiltà e lavoro, è questo il mio Gaeta!”
E’ un Melchionna particolarmente soddisfatto e sereno quello che si esprime per la consueta analisi del lunedì. Il tecnico gaetano che secondo gli addetti ai lavori sta portando i biancorossi a distinguersi sui campi dell’Eccellenza per il gran gioco espresso, propositivo, offensivo ma anche concreto davvero raro per la categoria e che tra l’altro ieri ha vinto per la terza stagione consecutiva sul campo del Lariano, commenta a mente fredda la gara di ieri e il momento della sua squadra.
“La partita di Lariano si presentava difficile per due motivi. Il primo era quello rappresentato dal ritorno in campo dopo la sosta natalizia, che è sempre un incognita. Non sai come la squadra può reagire sia al lavoro fisico che mentale. Già il doversi fermare dopo un paio di vittorie consecutive non era stato certamente positivo per noi. Il secondo motivo era che giocavamo contro una squadra preparata, motivata che due settimane prima era riuscita ad imporsi contro la corazzata Colleferro. Ad ogni modo la sosta ci ha permesso di recuperare energie e i ragazzi ancora una volta hanno dimostrato di essere seri e concentrati, andando a vincere a Lariano. Ma non sottolineo solo la vittoria, ma il modo in cui i miei calciatori hanno vinto, assumendo nel corso del match due atteggiamenti tattici differenti, interpretandoli bene entrambi. Nel primo tempo tempo la squadra ha evidenziato una spiccata identità di gioco, imponendo il proprio passo, la propria forza, le proprie idee, portandosi sul doppio vantaggio e sfiorando la terza marcatura. Poi l’espulsione di Del Brocco ed anche il vento contrario, ci hanno un po’ costretto ad un atteggiamento decisamente più prudente. Abbiamo cercato, seppur con un uomo in meno, di coprire gli spazi ed approfittare delle ripartenze che il Lariano inevitabilmente, dovendo recuperare, ci concedeva. Ma la mi squadra ha dimostrato anche un’ottima lucidità e capacità di gestire la gara e non era affatto facile essendo in inferiorità numerica, controvento ed avendo subito il gol su rigore dopo appena cinque minuti di gioco. E siamo stati bravi a replicare, a portarci nuovamente sul doppio vantaggio con il gol di Fanelli su rigore. Da lì in poi la squadra ha acquisito ancor più autostima e determinazione, anche se la pressione costante del Lariano si faceva sentire. Però probabilmente l’occasione migliore della gara l’abbiamo avuta noi con Infimo a tu per tu con il portiere. Fosse entrato quel gol saremmo andati sul 4 a 1 e la gara non avrebbe avuto più storia. Da quella opportunità davvero grossa per noi, si è passati al gol del Lariano. Un tiro-cross, casuale indirizzato dal forte vento contro la traversa ha favorito la seconda marcatura dei nostri avversari. Ad ogni modo la nostra squadra si è distinta anche per una certa saggezza tattica. Io poi ho preferito mandare in campo Spila, un altro attaccante quando magari tanti tecnici avrebbero optato per un difensore. Però ho pensato che in quella fase della gara un secondo attaccante avrebbe tenuto a freno i difensori del Lariano, i quali spingevano anch’essi. Con Spila in avanti al fianco di Infimo e l’arretramento di Fanelli abbiamo gestito bene la parte finale della gara. Anzi con una rapida azione Infimo-Fanelli abbiamo avuto la possibilità di segnare. E’ chiaro che poi la strepitosa parata di Fiorini è stata determinante. Ma un’opportunità ci può stare , considerate anche le condizioni in cui giocavamo. Si è trattato di una vittoria strameritata, sia per il notevole gioco propositivo messo in mostra nel primo tempo sia per la capacità di soffrire e saper pungere espressa nella ripresa.Un successo questo, il quinto nelle ultime sei gare, il terzo consecutivo in trasferta, che cì dà ulteriore slancio. Domenica ci aspetta l’impegno interno con il Boville, un avversario non facile che nelle ultime due gare ha affrontato il Cassino, battendolo e ieri il Colleferro, uscendo nettamente sconfitto. E poi per tradizione, la partita con il Boville non è mai come le altre, è sentita. Noi saremo privi di Del Brocco e Incitti squalificati, due dei ragazzi più in forma in questo momento. Riavremo Pellino che ha scontato il turno di squalifica e conto di poter finalmente riavere a disposizione Di Emma. Ce la metteremo tutta per vincere, dimostrando così anche maturità nel senso di saper affrontare con uguale impegno e concentrazione squadre che hanno una classifica diversa da quelle incontrate nelle ultime giornate. Questa deve essere la nostra forza. Fino a raggiungere i 40 punti, che credo visto il sostanziale equilibrio nella parte bassa, possano costituire la quota salvezza. Noi abbiamo già un cospicuo vantaggio sulla sest’ultima, dovremo essere quindi bravi a gestirlo. E c’è anche da dire che attualmente, vista la situazione delle squadre pericolanti in serie D,molte laziali, quest’anno potrebbero non esserci possibilità di ripescaggio dopo i playout. Dunque il nostro obbiettivo, lo ribadisco, è quello di raggranellare subito quei 9-10 punti che significano salvezza sicura.Poi se arrivasse il quarto, quinto posto sarebbe un motivo di prestigio per noi, segno che in condizioni tristi, senza campo, senza incasso, senza introiti pubblicitari, avremmo fatto un grandioso lavoro. Da alcune partite siamo privi per infortunio di difensori importanti quali Di Emma e Lisi. Aggiungiamoci pure che quella nostra è una rosa molto giovane. E’ andato via un elemento importante quale Mariniello ma non è stato sostituito da nessuno, anche perché la società ha ritenuto che si potesse ugualmente raggiungere l’obbiettivo salvezza. Sono arrivati solo alcuni under, soprattutto in ottica futura, perché crediamo e puntiamo molto sui giovani. Se poi vogliamo analizzare bene ogni cosa, tutte le squadre che ci precedono in classifica, nelle prime posizioni, nel mercato di dicembre, volendo raggiungere traguardi ambiziosi, si sono rafforzate, dal Colleferro al Cassino, all’Albalonga compreso la Nuova Itri con Lepre e Mastroianni. Ieri a Lariano oltre ai quattro in campo, avevamo in panchina sette under dal ’97 al ’94. E alcuni, come Mazza ieri, giocoforza sono costretti a scendere in campo il sabato con l’Elite e la domenica in eccellenza. Ma va bene così”
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