MELCHIONNA: “VEDIAMO IL BICCHIERE MEZZO PIENO: BELLA PROVA DEI GIOVANI IN OTTICA FUTURA. CON L’ARTENA IMPERATIVO IL RITORNO ALLA VITTORIA”
Costretto per squalifica a seguire il match con l’Albalonga lontano dal campo di gioco Melchionna come consuetudine traccia a mente fredda e con serenità l’analisi della gara domenicale e il momento biancorosso
“Dispiace ieri aver perso la partita in quel modo. Chi ha visto la gara ha potuto rendersi conto di come i nostri giovani abbiano giocato bene. E difatti per onestà non si può non riconoscere come la partita sia stata caratterizzata da un totale equilibrio in campo. Purtroppo il gol subito, anche per il modo in cui è arrivato, è inutile negarlo, ha rappresentato un contraccolpo psicologico per una formazione decisamente giovane. Comunque una prima reazione c’è stata poi però il 2 a 0 ha completamente tagliato le gambe ai ragazzi. Ho potuto apprezzare alcune cose positive nei giovani, i quali si sono anche assunti delle responsabilità. E proprio il lavoro sui giovani, in cui ho sempre creduto pian piano sta pagando e lo stiamo vedendo anche a livello di Juniores Elite. Il progetto che da tre anni stiamo portando avanti con la famiglia Belalba si sta sviluppando secondo quelle che erano le nostre intenzioni, ossia crescita e valorizzazione dei giovani. Ieri non bisogna dimenticarlo eravamo privi di ben quattro elementi di spessore cioè Orsinetti, Lisi, Fanelli, Infimo. Con il rispetto per tutti, l’assenza di quei quattro significa ridurre drasticamente il potenziale della nostra squadra. Eppure abbiamo lottato alla pari e i ragazzi si sono fatti valere. Tra questi ieri ha esordito Marotta classe ’96, arrivato a dicembre, che sta dimostrando anche lui di essere cresciuto attraverso il lavoro in maniera importante. Guardiamo dunque al bicchiere mezzo pieno. Il che significa aver ammirato i nostri giovani giocarsela con autorità fino circa al settantesimo, di fronte alla squadra vincitrice della Coppa Italia e partita come una delle corazzate del campionato. Per quanto riguarda la nostra posizione in classifica notiamo che non è cambiata granchè, escludendo ovviamente l’Albalonga che ha vinto lo scontro diretto. Il Cassino che ci precede ieri non ha vinto e nemmeno gli altri che ci seguono. L’obbiettivo rimane quello, se possibile e volendoci divertire,di migliorare il nostro attuale sesto posto. Chiaramente dando più minuti e valutando i giovani che finora hanno avuto meno spazio. E scusate se ribadisco il concetto dei giovani ma essi rappresentano la speranza ed il futuro di una società come il Gaeta, che purtroppo per aver vita, si affida solo agli sforzi ed ai sacrifici della famiglia Belalba. Sponsor zero, incassi zero, niente stadio, nessuna entrata di nuovi soci e così in queste condizioni,già il riuscire a mantenere la categoria è un risultato importantissimo. Puntare a calciatori in grado di fare la differenza e quindi ad un campionato di vertice al momento attuale è pura utopia. Se in futuro le cose dovessero cambiare, allora il progetto potrà essere ridisegnato. Grazie alla famiglia Belalba, senza amici e senza sinergie, in tre anni l’ Eccellenza è stata garantita. Con la prima stagione un settimo posto (sesto senza penalizzazioni), salvezza lo scorso anno e quest’anno per ora si è sesti. Inoltre una vittoria del campionato regionale Juniores e passaggio in Elite, con un molto positivo torneo disputato finora. Tornando al campionato è chiaro che un po’ dispiace aver gettato alle ortiche nelle ultime tre settimane un piccolo sogno, quello di dare fastidio alle prime. Ma potevamo fare di più? Umanamente no. Certamente, le assenze hanno pesato. Ricambi adeguati non ne abbiamo per sostituire gente come Fanelli o Infimo. Ma vogliamo continuare a far bene. Domenica ospiteremo l’Artena una squadra che nelle ultime undici partite ha perso una volta sola, col Serpentara in casa ma ha vinto una volta sola. E’ sicuramente una squadra in forma, l’ ha dimostrato anche domenica in casa bloccando sul pareggio la capolista Colleferro, e bene aveva fatto anche con il Cassino. L’Artena si è rafforzata sul mercato a dicembre con dei buoni innesti e credo che non avrà difficoltà a salvarsi. Saranno novanta minuti non facili ma per noi se vogliamo riprendere il cammino dove l’avevamo interrotto vincere sarà un imperativo. Anche i ragazzi, conoscendoli, si batteranno per l’immediato riscatto. L’assenza di qualche senior ci consentirà di schierare dei giovani che già ci offrono delle garanzie, fermo restando però l’obbiettivo, quello della vittoria.”