Gaeta calcio, sala stampa del giovedì con l’attaccante Antonio Infimo

Infimo, il suo inizio nel calcio ci porta a Bari
Sì, a Bari ho fatto la trafila nelle giovanili, ben sette anni. Poi l’esordio in serie B, quindi sono andato a giocare in Lega Pro due con l’Igea Virtus. Successivamente ho disputato campionati di D ed Eccellenza, con Puteolana, Sibilla Bacoli e quindi Isola Liri e Fornelli, vicino Isernia. Questa è la prima volta però che gioco in Eccellenza Lazio.

Come giudichi la tua stagione finora?
All’inizio così così, non avendo nemmeno giocato tanto. Poi pian piano mi sono inserito bene nel gruppo ed in quelli che sono i meccanismi della squadra, ho assimilato il credo di mister Melchionna. Quindi ora mi ritengo davvero soddisfatto del mio andamento.

Qual è la posizione in campo che prediligi?
Preferisco la presenza al mio fianco di un altro attaccante. Poi però posso giocare anche attaccante laterale in un modulo a tre. Devo dire la verità mi sono trovato molto bene sia con Mariniello che Fanelli e gli altri under. A livello di modulo non ho problemi sia con il 4-3-2-1 che con il 4-3-1-2, anche se si tratta di una prima volta per me. Comunque viste le caratteristiche di noi giocatori, credo sia il modulo più adatto. Siamo una squadra, ed ormai lo sanno tutti, molto brava tecnicamente, per cui prediligiamo giocare palla corta.

Domenica scorsa per te è arrivata una bella doppietta con il Podgora
E’ la prima di quest’anno e spero non resti l’unica. Comunque se al termine della stagione sarò riuscito ad arrivare a quota quindici gol, sarà stato un bel risultato. Farne di più sarà stato ancora meglio, ovviamente.

Mancano cinque giornate al termine del girone d’andata dopodichè verrà tracciato un primo bilancio della stagione…
Intanto dico peccato, perché abbiamo lasciato per strada dei punti importanti. C’è stato obbiettivamente qualche pareggio di troppo. Ora ci attendono delle sfide importanti. Vediamo quanti punti riusciremo a fare. Se saremo capaci di far bene, poi potremo dire la nostra anche nella zona della classifica che conta.

Ieri in coppa mister Melchionna ti ha lasciato in panchina, anche per favorire un necessario turnover visti gli impegni ravvicinati. Come hai visto la gara dalla panchina?
Mi sembrava più una partita di tennis. Noi siamo stati bravi a portarci sul 2-0 e poi a chiudere il primo tempo sul 3-1. Sembrava fatta ma il Grifone Monteverde ha avuto quei due guizzi in apertura di ripresa riuscendo a portarsi addirittura in parità. Dopo abbiamo dilagato. Un confronto tra una squadra giovane, determinata e motivata la loro e noi che in questo momento stiamo attraversando un periodo di gran forma.

Dunque a questo punto Coppa Italia obbiettivo a cui credere…
Dico solo che se continueremo ad esprimerci su questi livelli, supporta
ti anche da una ottimale condizione atletica, con alle spalle una società determinata, allora sarebbe sbagliato porci dei limiti in quanto sia a livello tecnico che tattico non abbiamo nulla da invidiare a nessuno.
Dipendesse da te quale avversario preferiresti affrontare nei quarti?
A questo punto una squadra vale l’altra. L’importante è giocare sempre come abbiamo fatto finora, con determinazione e convinzione

Domenica sarete di scena a Monte San Giovanni Campano, su un campo non dei migliori, in terra e contro una squadra che si sta facendo valere.
Sì, l’ultima volta che abbiamo giocato su un terreno del genere c’è andata male. E’ chiaro che sono dei campi poco consoni alle nostre caratteristiche e al nostro gioco. Ciò non significa che non proveremo in tutti i modi a portar via un bel risultato.

Foto: Leonardo d’angelo

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