Gaeta, Cantone presenta “La corruzione spuzza”. Prima del convegno visita nei locali dell’IPAB SS Annunziata

È un paradosso, chiaramente. Ma vi assicuro che con tutto quello che ho visto ultimamente mi viene da dire che la criminalità organizzata ha perfino più dignità dei corrotti, di quelli che corrompono e che si lasciano corrompere sistematicamente. E aggiungo che i criminali del colletto bianco impressionano ancor di più dei camorristi”. Nemmeno l’altra sera a Gaeta Raffaele Cantone ha alzato i toni.
Ma la sua indignata pacatezza si è fatta comunque largo tra le centinaia di cittadini che hanno riempito i banchi della chiesa dell’Annunziata, dove il presidente dell’Anac – Autorità nazionale anticorruzione – ha presentato l’ultimo libro scritto a quattro mani col suo collega magistrato Francesco Caringella.
Prima della presentazione del volume Cantone, accompagnato dal presidente dell’Ipab Luciana Selmi, ha visitato la struttura tuttora sottoposta ad un massiccio intervento di riqualificazione avviato grazie al sostegno della Regione Lazio. “Combattere la corruzione non significa imbottire gli uffici di microspie, ma migliorare la parte sana che c’è, ed è tanta per fortuna, nella pubblica amministrazione, valorizzandola e mettendola nelle condizioni di lavorare sempre meglio”. Nonostante il caldo, sotto le navate non un movimento di troppo, nemmeno un calo di attenzione.
L’intensità civica del suo messaggio e il rigore morale delle sue riflessioni hanno fatto breccia tra un pubblico eterogeneo che difficilmente riempie le sale dei convegni. Giovani, anziani, studenti, professionisti. Tutti accomunati dalla voglia di riscoprire insieme, come in un rito collettivo, le ragioni di una appartenenza a una comunità che soffre per le devastazioni della corruzione, ma che oltre a condannarla non trova la forza di superarla e liberarsene.
E Cantone è consapevole di questo limite. Non a caso stigmatizza la gran fatica che si fa ancora oggi per trovare la trasparenza “che troppo spesso resta un’affermazione di principio alla quale non seguono azioni coerenti”.
Al loro arrivo i due magistrati, accompagnati da presidente e direttore dell’Ipab SS Annunziata, Selmi e Ruggiero, hanno visitato i locali dell’istituto per verificare i progressi dei lavori di ristrutturazione “testimonianza evidente – ha detto Andrea Baldanza, capo di gabinetto del presidente della regione Lazio – dei buoni risultati che arrivano dalla sana e trasparente gestione delle risorse pubbliche”. “La corruzione – ha aggiunto Caringella – guasta tutti i settori della vita pubblica, dalla sanità alla scuola, dalle università al lavoro.
È un furto ai nostri figli”. Ma può essere vinta e come? “Certo. Intanto si facciano meno leggi e la loro applicazione sia periodicamente verificata. Ma più di ogni altra cosa – dice il presidente Anac – serve la reazione forte dei cittadini e della classe dirigente”. In chiesa, tra gli altri, l’arcivescovo Luigi Vari, il prefetto di Latina Pierluigi Faloni e il senatore Claudio Moscardelli.

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