Gaeta, chiusura Pronto Soccorso. Crocco:”al fianco dei cittadini”

Giunge come un pugno allo stomaco della città la scioccante notizia della decisione di chiudere il Punto di Primo Soccorso dell’ospedale di Gaeta.

Un servizio di grande importanza come testimoniato anche dai numerosi interventi prestati durante l’anno, per quanto già dimensionato rispetto al vecchio Pronto Soccorso. Per chi avesse la memoria corta è opportuno ricordare che proprio la persistenza di un PPI fu l’argomento che riuscì a smorzare in parte le proteste suscitate dal declassamento di tale servizio, che ora rischia di essere completamente e definitivamente disattivato. Si segue ancora una volta un copione ormai noto di smantellamento progressivo nel tentativo di scongiurare forti reazioni da parte dell’opinione pubblica.

Di fronte ad un attacco cosi pesante, l’ennesimo, al diritto alla salute dei nostri concittadini, risulta vergognosa la complicità del Sindaco Mitrano e del resto del mondo politico locale. E’ bene ricordare tuttavia che niente è casuale. La convergenza programmatica tra Centrodestra e Centrosinistra e le larghe intese siglate a Gaeta addirittura dal sostegno di fatto del PD nei riguardi di un Sindaco di Forza Italia, trovano nello smantellamento della sanità pubblica e nel favoreggiamento dei privati uno dei punti di maggiore coesione.

I fatti lo dimostrano. Quanto accade era previsto dettagliatamente dall’ultimo Piano Triennale della ASL voluto da Zingaretti con il sostegno del PD e di SEL, oggi Sinistra Italiana. Nel 2014 Rifondazione Comunista fu ancora una volta l’unica forza politica che lanciò un appello accorato affinché il Comune di Gaeta respingesse il Piano in fase di attuazione, organizzando anche una partecipata assemblea pubblica in piazza con la presenza di medici e infermieri per farne comprendere il contenuto e le implicazioni.

Da quell’assemblea decidemmo con i molti cittadini convenuti di dar vita al “Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta” dotandoci di uno strumento di lotta permanente. Malgrado ciò il Consiglio Comunale cittadino votò all’unanimità il Piano tradendo la città che avrebbe dovuto rappresentare e siglando una delle pagine più buie della sua storia. Tutto in cambio dell’inutile ed inattuata chimera dell’apertura di una “Casa della Salute”, assolutamente non paragonabile alla funzionalità di un presidio Ospedaliero.

Presso la successiva e decisiva assemblea dei Sindaci Mitrano votò a favore del Piano di Zingaretti. Egli non si limitò a questo ma successivamente smentì la denuncia del Consiglio Popolare che aveva annunciato i gravi rischi per il Primo Soccorso con un anno e mezzo di anticipo.

Egli rassicurò i cittadini riguardo alla falsità e infondatezza di quanto affermato. È trascorso cosi un anno e mezzo preziosissimo per poter scongiurare quanto ora è ormai imminente e annunciato in modo ufficiale. È evidente che i cittadini non possono nutrire alcuna fiducia nei riguardi di questa classe politica e del partito unico che rappresenta.

Devono quindi mobilitarsi ancora una volta dal basso per tutelare il proprio diritto alla salute. Noi comunisti faremo come al solito la nostra parte a fianco del Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta che ha lanciato l’allarme e chiamato alla mobilitazione.

La mia candidatura a Sindaco in vista delle prossime elezioni comunali è finalizzata anche a difendere importanti servizi pubblici territoriali come l’ospedale Di Liegro, pretenderne il ripotenziamento e renderli accessibili alle fasce più deboli. In altre parole ciò che i nostri avversari hanno dimostrato ormai ampiamente di non fare.

Gestione cookie