Una Città che tutela a 360 gradi la salute dei suoi cittadini, promuovendo azioni integrate di benessere e corretti stili di vita.
È stata lanciata, nel corso dei lavori del quinto tavolo del LAB32, “Salute e sociale”, una nuova sfida: “Gaeta Città della Salute”, progetto che punta a rendere Gaeta un comune moderno e al passo con i tempi, anche in relazione alla salute dei suoi abitanti, come una vera e propria “healthy city”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, ha introdotto un nuovo concetto di salute, che non si riferisce meramente alla sopravvivenza fisica o all’assenza di malattia, ma si amplia, comprendendo gli aspetti psicologici, le condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, sociale e culturale. La salute viene definita come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità”, e al fine di promuovere uno stile di vita sano e garantire ai cittadini un alto livello di benessere, si chiamano in causa le amministrazioni per adoperarsi responsabilmente, attraverso un programma di educazione sanitaria.
Le città, dunque, non possono non assumere l’importante ruolo di promotrici di un bene collettivo e comune, mettendo in atto delle politiche chiare per tutelarlo e migliorarlo. La salute, chiamando tutti i cittadini all’etica, all’osservanza delle regole di convivenza civile e a comportamenti virtuosi basati sul rispetto reciproco, è considerata un obiettivo da perseguire da parte dei sindaci e degli amministratori locali, che devono proporsi come garanti di una sanità equa, facendo sì che sia considerata un investimento, e non solo un costo.
Per dare vita a “Gaeta Città della Salute”, il candidato sindaco Cristian Leccese ha proposto l’adesione al manifesto “La Salute nelle città: bene comune”, promosso dall’Health City Institute, con il patrocinio dell’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, di Federsanità ANCI, dell’Istituto Superiore di Sanità e del Cities Changing Diabetes.
Il progetto sarà realizzato attraverso l’attuazione di dieci punti strategici, che contengono le azioni prioritarie per migliorare gli stili di vita e lo stato di salute del cittadino, promuovendo partenariati pubblico-privato per il raggiungimento di un “urban health”: tutelare il diritto di ogni cittadino ad una vita sana, rendendo la salute il fulcro delle politiche urbane; assicurare un alto livello di alfabetizzazione e accessibilità all’informazione sanitaria; inserire l’educazione sanitaria nei programmi scolastici; incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoro e nelle famiglie; promuovere una cultura alimentare appropriata; sviluppare politiche di trasporto urbano orientate ad una vita salutare; promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria; considerare la salute delle fasce più deboli e a rischio quale priorità per l’inclusione sociale; studiare e monitorare a livello urbano i determinanti della salute dei cittadini, attraverso alleanze e partnership multistakeholders.
L’esponenziale sviluppo urbano ha modificato profondamente lo stile di vita della popolazione, e continua a trasformare il contesto ambientale e sociale in cui viviamo molto rapidamente. La configurazione attuale delle città e l’urbanizzazione presentano per la salute pubblica e individuale tanti rischi, ma anche molte opportunità di integrazione tra servizi sanitari, sociali, culturali e ricreativi. Se le città sono pianificate, ben organizzate e amministrate nel modo giusto, si può dare vita ad una sinergia tra istituzioni, cittadini e professionisti in grado di migliorare le condizioni di vita e di salute della popolazione.
«Si stima – ha spiegato Cristian Leccese – che nei prossimi decenni la popolazione urbana rappresenterà il 70% di quella globale. In Italia, il 37% risiede nelle 14 Città metropolitane, e il tema della salute sta diventando una priorità di azione amministrativa da parte dei sindaci. L’urbanizzazione e la configurazione attuale delle città offrono per la salute pubblica e individuale tanti rischi quante opportunità, ma se sono pianificate, ben organizzate e amministrate coscientemente, le opportunità possono superare i rischi. Ecco perché vogliamo aderire al manifesto “Salute nelle città: bene comune”, realizzando il progetto “Gaeta Città della Salute”. Il nostro futuro, infatti, dipende anche dal benessere fisico, mentale e sociale».
«La promozione della sanità territoriale – continua Leccese – va anche valutata sotto un altro punto di vista, in particolare continuando a collaborare con le istituzioni competenti, prima tra tutte la ASL, per il potenziamento e la maggiore efficacia dei servizi territoriali. Come l’esperienza di successo portata avanti dal nostro sindaco, Cosmo Mitrano, per la realizzazione di un polo specialistico dedicato alla diagnostica presso il presidio Monsignor Di Liegro, e l’apertura dell’ambulatorio del Bambin Gesù presso i locali di Via Firenze, bisogna continuare a collaborare con le diverse istituzioni, al fine di migliorare e potenziare l’offerta di servizi e infrastrutture per una sanità di qualità».
Il LAB32 proseguirà con il sesto tavolo “Mobilità sostenibile”, lunedì 7 marzo, a partire dalle 18.30. Le prenotazioni sono aperte attraverso il form presente sul sito www.leccesesindaco.it, sezione LAB32 (www.leccesesindaco.it/lab32), inviando una mail all’indirizzo cristian@cristianleccese.it o un messaggio Whatsapp al numero 3939054647.