l movimento gaetano, la cui portavoce è Sabina Mitrano, emette una nota in cui commenta i requisiti di partecipazione al recente bando per le spiagge libere
Equità.
Ogni azione politica dovrebbe essere volta a rispettare questo principio, un valore inestimabile spesso poco considerato o addirittura accantonato da chi amministra gli enti locali, piccoli o grandi che siano. Un’equità che garantisca a tutti di accedere a determinate risorse, alla partecipazione libera e meritocratica di iniziative sul territorio, sempre in favore della intera comunità.
L’equità è proprio la grande assente degli interventi che sono stati fin qui realizzati dall’attuale Amministrazione di Gaeta: essi sono da sempre indirizzati ad una limitata, e per questo privilegiata, parte della cittadinanza, creando squilibri, esclusione e mancanza di trasparenza.
Si può partire, ad esempio, dal recente bando per le spiagge libere che, come recentemente sottolineato anche da altre forze politiche, prevede nei requisiti di partecipazione una forte restrizione, in favore di chi è già destinatario di concessioni. Si elimina, così, la possibilità che nuovi soggetti e giovani che si affacciano al mondo del lavoro possano beneficiare della risorsa, per la quale viene previsto anche un periodo di esperienza maturata di ben tre anni, inspiegabile.
Tutto ciò fa porre delle domande con risposte che trovano spazio solo al giusto dubbio che il tutto venga fatto secondo equità.
Questo modo di operare, assolutamente ingiusto, è particolarmente grave proprio in relazione alle fasce più giovani della nostra comunità, le quali sono assolutamente inascoltate e prive di sostegno da parte dell’Amministrazione, al netto di slogan o deleghe che servono solo a riempire discorsi e assessorati.
Dal bando per le spiagge a quello per i contributi alle associazioni che mostra ancora di più una politica fatta di favoritismi e completamente slegata dalla meritocrazia e della equità di giudizio. Tutto ciò con il risultato di svilire e allontanare chi non rientri tra i membri di ristrette e privilegiate cerchie.
Se poi a questa mancanza di equità si aggiunge la mancanza di trasparenza, della condivisione il più aperta possibile delle scelte e dei progetti, allora la Città che viene amministrata potrà pure essere profondamente trasformata nella forma – in molti casi tra l’altro senza nemmeno chiedersi se si stravolge o meno l’identità dei luoghi – ma essa resta ferma, immobile, inascoltata e priva di possibilità per la maggioranza dei cittadini. Poi ci chiediamo per quali ragioni la città continui a svuotarsi di persone invece di acquistare solidità.
Noi crediamo che la politica debba puntare, invece, a dare a tutti le stesse possibilità. Una politica sana, chiara, trasparente, partecipativa, solidale e soprattutto equa. Una politica che sappia guardare al futuro, per costruire e crescere, tutti insieme, puntando al miglioramento della collettività.
Comunicato stampa Gaeta Comunità di Valore