di Gabriella Gelso
Extracomunitari, stranieri, immigrati. Intorno a queste parole col passare degli anni si è andato a creare un alone di negatività, come se significassero inequivocabilmente anche irregolare, clandestino e delinquente. Molti sono i pregiudizi nei loro confronti, dettati spesso dalle molte notizie negative che li vedono coinvolti, però la vita sa sorprenderci e accade ciò che non ci aspettiamo; questo ci porta a riflettere: purtroppo il più delle volte, tendiamo a giudicare troppo in fretta, ancora prima di conoscere i fatti o le persone.
La storia di una signora di Gaeta è la testimonianza che le persone straniere non sono sempre degli individui inopportuni.
La signora percorreva in sella al suo scooter il Lungomare G. Caboto; sulla pedana aveva poggiato il suo borsello con all’interno effetti personali, soldi e altro materiale di valore affettivo. Durante il percorso, all’altezza del distributore di benzina Esso, sfortunatamente, il borsello scivolava via e terminava a terra; la conducente non se ne rende conto, però lungo il tragitto viene sollecitata più volte da una coppia in motorino, che la invita ad accostarsi; dopo 800m si ferma e viene avvisata di quanto accaduto.
Nel frattempo una giovane mamma tunisina, con le sue figliolette, attendeva l’autobus proprio nel punto in cui era avvenuto il fatto e, raccolto il borsello, cercava subito di rintracciare la proprietaria, perdendo tra l’altro la corsa del bus; nel frattempo la donna gaetana si trovava impegnata nell’affannosa ricerca di quanto smarrito.
La donna, che lo aveva recuperato, trovandovi all’interno un cellulare cercava di mettersi in contatto con i contatti della rubrica, in modo da poter riconsegnare ciò che era stato perso. Tra una chiamata e l’altra, il destino vuole che le due signore si incontrano: mentre la proprietaria ripercorreva, più volte, la strada fatta nel momento in cui le era caduto il borsello, l’altra notando ciò, vede in lei la destinataria, allora, con insistenza, le fa segno di avvicinarsi. La generosa straniera restituisce il borsello alla proprietaria che tira un sospiro di sollievo per il ritrovamento avvenuto, felice e sorpresa di tale gesto.
Un lieto fine che ci spinge ad avere più fiducia nel prossimo, senza farci bloccare dai pregiudizi, poiché di fronte ad un gesto simile le differenze di etnia, cultura e religione scompaiono per lasciare posto all’amore, quel sentimento che ci rende unici e speciali, ma soprattutto uguali.
Papa Francesco afferma: “La nostra luminosità non provenga da trucchi o effetti speciali, ma dal nostro farci prossimo di chi incontriamo ferito lungo il cammino, con amore, con tenerezza”.
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