E’ in pieno svolgimento a Gaeta il Campo Antimafia 2015: la seconda edizione dell’esperienza di volontariato e formazione, promossa dalla Cooperativa Sociale Programma 101 ONLUS, realizzata per la prima volta nella Regione Lazio nel 2014, con l’obiettivo di riqualificare due terreni confiscati alla camorra nei comuni di Gaeta e Formia.
A Gaeta il Campo Antimafia 2015, sempre promosso dalla Coop. Soc. Programma 101, in collaborazione con il Consorzio Parsifal e la Fondazione Angelo Vassallo (Sindaco Pescatore, cui è dedicata questa edizione, ucciso nel 2010 in un attentato di sospetta matrice camorristica) si svolge nei mesi di luglio e agosto, presso la struttura comunale di Via Veneto messa a disposizione dall’Amministrazione Municipale che, come sottolinea il Sindaco Cosmo Mitrano, “condivide i principi a fondamento della lodevole iniziativa e sostiene i suoi promotori, i giovani della coop. sociale programma 101, che con passione e impegno promuovono iniziative per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Iniziative di grande importanza per il territorio in termini di lotta alla criminalità organizzata, diffusione della cultura della Legalità ed incentivazione di modelli di economia positivi“.
Fare formazione, creare innovazione, vivere il territorio, lavorare la terra, riqualificare aree abbandonate, mettere in campo eventi con la cittadinanza, acquisire informazioni su come avviare un’impresa sociale usufruendo nella propria città di patrimoni confiscati, ascoltare testimonianze di chi l’antimafia la vive tutti i giorni, da giornalista, da familiare di vittima innocente di mafia, da testimone di giustizia, da chi ha denunciato. Questo ed altro ancora è il Campo Antimafia.
“Un’estate fuori programma, il nome scelto per i nostri campi antimafia – spiegano i promotori – è un progetto che prova a unire l’educazione alla legalità con lo sviluppo di nuova occupazione dal riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. I beni confiscati possono e devono diventare un’opportunità per fare cultura della legalità e far nascere opportunità di lavoro per i giovani e per il territorio dove sono presenti“.
Il Campo Antimafia è una vacanza intelligente, una condivisione del tempo e degli spazi, un’occasione per conoscere persone nuove. Ma soprattutto una scelta che riscrive il futuro dei patrimoni sottratti alle mafie, obiettivo primario del Campo Antimafia. Non antimafia fine a sé stessa, ma vera e propria rinascita di territori, un obiettivo che si raggiungere “sporcandosi le mani” con quella stessa terra che forze dell’ordine e magistratura hanno abilmente sottratto alla criminalità organizzata. Tanti i terreni agricoli confiscati, abbandonati da anni, che grazie ai partecipanti torneranno alla luce. Sfalcio delle erbe infestanti, potatura di piante e alberi, rimozione dei materiali di scarto, abbattimento delle barriere architettoniche, ripristino delle recinzioni, creazione di viali di collegamento… e vere e proprie attività agricole, come la raccolta di verdure, ortaggi e frutta.
L’edizione 2015 del Campo Antimafia prevede l’attivazione di numerosi laboratori tematici, calibrati sulle preferenze e le peculiarità dei partecipanti. Al lavoro nei campi si alterneranno quindi attività di vario genere, aventi come comune denominatore la cultura antimafia, svolte in accordo con operatori culturali e sociali del territorio: Mappatura beni confiscati del territorio, Ecologia, Mediattivismo, Giornalismo, Volontariato, Arte.
Ed ancora in programma ci sono diverse uscite volte alla conoscenza del territorio e delle sue bellezze naturali e artistiche, eventi culturali e folkloristici pubblici, presentazioni di libri, proiezioni di film, spettacoli di teatro, iniziative di foundraising, mostre fotografiche, Slotmob, contributi a campagne locali di altre organizzazioni su sicurezza stradale, tutela dell’ambiente, integrazione socio-culturale ecc.
Il Campo Antimafia è anche Scuola di Formazione e propone una lunga serie di incontri aperti al pubblico, sui seguenti temi: Antimafia Sociale, Beni Confiscati, Cooperazione, Agricoltura, Ambiente e Cultura delle diversità.
I prossimi appuntamenti vedranno protagonisti importanti personaggi che hanno fatto della lotta alle mafie la loro stessa ragione di vita: ricordiamo tra gli altri, giovedì 23 luglio p.v., alle ore 17.30, presso la Sala Papa Giovanni XXIII della chiesa San Paolo, l’incontro con Tano Grasso, Presidente dell’Associazione Nazionale Antiracket; venerdì 24 luglio la succursale scolastica di Via Veneto, alle ore 18, ospiterà Leandro Limoccia, Presidente Coordinamento Campano contro le camorre, fondatore di Libera; sabato 25 luglio, nella Sala Convegni della Guardia di Finanza, alle ore 16.30, Antonino Emanuele Schifani, familiare di vittima della mafia, porterà la sua testimonianza.