%26%238220%3BGaeta%2C+Fiumicino%2C+Civitavecchia+nel+mirino+delle+mafie%26%238221%3B
gazzettinodelgolfoit
/gaeta-fiumicino-civitavecchia-nel-mirino-delle-mafie/amp/
Gaeta

“Gaeta, Fiumicino, Civitavecchia nel mirino delle mafie”

“La relazione della Dia uscita in questi giorni, che lancia l’allarme sull’aumento di movimentazione economica e dunque di possibili maggiori appetiti criminali nei punti di frontiera, porti e aeroporti, ci costringe ad una lunga e seria riflessione in quello che nel territorio laziale appare come un triangolo delle Bermuda che parte da Gaeta e Civitavecchia passando inevitabilmente per Fiumicino, che registra un nuovo modus operandi”. Così Maricetta Tirrito, Portavoce del Comitato dei collaboratori di giustizia italiani (COGI).

“Mafie -continua- che da sempre non hanno spartito niente con nessuno, che affermano la loro superiorità nei territori di provenienza , convivono invece in maniera eccellente in questa che viene definita una terra aperta, nella quale si riesce a lavorare e collaborare non solo con i sodali provenienti dai territori di origine, ma anche con quelli che trovi sul territorio, quindi con le mafie emergenti. Con quei clan locali, dunque, che perpetrano il metodo mafioso; non a caso proprio in questi tre comuni, in questo triangolo che abbiamo evidenziato, vi siano i Casamonica, gli Spada, i Di Silvio, che intrecciano sempre più spesso rapporti con la politica locale eleggendo, prezzolando e assoldando parti di classe dirigente e di politici. Le responsabilità certamente sono da ricercare in quella che è la “non lotta” alla mafia, le mancate denunce. La svolta di legalità deve necessariamente passare dalla denunce, ma con la consapevolezza che chi denuncia venga accompagnato in un percorso senza incertezze, di supporto agli imprenditori vittime di estorsione, di racket e di usura. La “protezione” deve essere ancora di più affermata come un successo dello Stato e non come un fallimento”.

“La consapevolezza – conclude- che ci sono dei buchi da colmare a livello legislativo, istituzionale e procedurale deve essere il primo obiettivo per una vera lotta al contrasto delle mafie. Oggi la situazione del Lazio è veramente complessa, non solo nel litorale ma anche nell’entroterra, basti pensare ai Diotallevi, ai Fragalà. Troppe sono le rappresentazioni di quei picciotti non venuti da lontano ma ormai nati nel Lazio, che fanno carriera nelle nelle famiglie mafiose. Ecco, l’impegno deve essere istituzionale, politico, sociale: una rete efficace di protezione e contrasto, unica strada per una vittoria finale”.

redazione

Recent Posts

Un Posto al Sole, anticipazioni 23-27 dicembre: Niko al centro del conflitto

Che cosa potremmo vedere nella settimana di Natale per quanto riguarda la nostra amatissima soap…

55 minuti ago

Arisa, la sofferenza vissuta da ragazza: “Questa cosa mi pesava”

Arisa, ancora una volta, non ha paura di esplicitare le sue insicurezze e sofferenze. Un…

8 ore ago

Addio detersivi: poche gocce di questo in lavatrice e i miei capi sono sempre profumati e brillanti

Come avere capi perfettamente puliti senza sprecare soldi in detersivo? Ecco la soluzione che cercavi,…

9 ore ago

Occhi aperti quando vai a fare acquisti: così spendi più di quanto immagini, ecco perché

Perché quando vai a fare shopping compri anche ciò che non ti serve e spendi…

10 ore ago

Non spendere soldi inutili per l’asciugatrice: questo tasto delle lavatrici ha la stessa funzione

Se non hai l'asciugatrice puoi utilizzare allo stesso modo la lavatrice: questo elettrodomestico ha un…

12 ore ago

Perché l’aceto di mele apporta più rischi che benefici

L'aceto di mele è molto usato come condimento perché ha un gusto gradevole eppure il…

13 ore ago