A 20 anni dal suo esordio con “I Laureati” Leonardo Pieraccioni torna sul set per girare il suo film di Natale “Il Professor Cenerentolo”, insieme a Laura Chiatti, Massimo Ceccherini e Flavio Insinna, nelle sale dal 10 dicembre -distribuito da 01 Distribution-, e sceglie Gaeta, Formia e Ventotene come location della sua dodicesima pellicola.
“Il Professor Cenerentolo” racconta la storia di Umberto (Leonardo Pieraccioni) che, per evitare il fallimento della sua disastrata ditta di costruzioni, tenta, insieme a un dipendente (Massimo Ceccherini), un maldestro colpo in banca che gli frutta, però, quattro anni di carcere nella prigione dell’isola di Ventotene.
Umberto, a fine pena, lavora di giorno nella biblioteca del paese. Una sera, in carcere, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce Morgana (Laura Chiatti), una donna affascinante, un po’ folle e un po’ bambina. Morgana crede che lui lavori nel carcere e non che sia un detenuto. Umberto, approfittando dell’equivoco, inizia a frequentarla durante l’orario di lavoro in biblioteca, ma ogni giorno, entro la mezzanotte -proprio come Cenerentola-, deve rientrare di corsa nella struttura per evitare che il direttore del carcere (Flavio Insinna) scopra il tutto e gli revochi il permesso di lavoro in esterno.
“L’idea del film –ha dichiarato Pieraccioni in conferenza stampa– è nata proprio in un carcere, quello di Prato, durante la proiezione de “I Laureati” per celebrare il ventennale. È un film a cui tengo molto perché è il film del cambiamento; è una dichiarazione d’amore di un padre nei confronti della figlia. Una commedia ‘cattiva’ e forse per questo ancora più comica”.
Otto settimane di riprese, tra Roma, Gaeta, Formia e Ventotene, nel pieno della calura estiva e della stagione turistica, non hanno fermato l’allegria e il buon umore che sempre dilagano nelle produzioni del regista e attore toscano. “A Ventotene siamo stati benissimo: è una di quelle isole che mette il pizzicorio, che mette grande allegria, cosa che tentiamo di fare con il film “Il Professor Cenerentolo””. Una dichiarazione d’amore alle istituzioni locali -presenti in conferenza stampa- estesa anche a Gaeta e Formia, per le bellezze del Golfo e per l’ospitalità ricevuta. “Ma devo ammettere –ha precisato Pieraccioni– che a Ventotene siamo stati meglio perché ci hanno fatto sconti maggiori nelle strutture alberghiere, ma Gaeta è ancora in tempo“.
Battute a non finire e Gaeta ancora nel mirino del regista toscano; preso di punta il prodotto per eccellenza gaetano, la tiella: “La tiella –ha dichiarato Pieraccioni– l’ho mangiata ad aprile e l’ho finita di digerire tre giorni fa, per cui ‘tiella’”.
Foto Marco Casciaro, tutti i diritti riservati
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