Gaeta, Formia, Itri, una nuova terra dei fuochi?

foto repertorio
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Quotidianamente su tutti i media, in ogni programma, c’è almeno un aggiornamento che informa gli utenti sull’argomento “terra dei fuochi”, i quali han reso tutti consapevoli dei rischi che viviamo per forza e senza scampo, nonché di essere più o meno vittime delle attività malavitose e dell’indifferenza della politica, da renderci quasi del tutto indifesi, ma non distratti, quando viene alla nostra attenzione un nuovo progetto di discarica, come alcuni giorni fa, quando leggemmo un documento alquanto inquietante, relativo ad una concessione che la Regione Lazio rilasciò alla Società Cardi il 18 Arile 2011 con Protocollo n° 164774 con parere positivo per una nuova discarica presso l’omonima cava, benché fossero rispettate alcune norme. Tale documento fu firmato dai dirigenti DANTE NOVELLO e GIUEPPE TANZI, entrambi condannati dalla Corte dei Conti (fonte Repubblica del 13 luglio 2013), e quella di un arrestato “RANIERO DE FILIPPIS” perché coinvolto appunto nell’inchiesta sui rifiuti a Roma e nel Lazio per il caso CERRONI, ora agli arresti domiciliari, sostituito da Zingaretti con BRUNO PLACIDI, un altro condannato per danno erariale da 1.237.000 euro nel 2007.

Oltre a tali pessimi referenti e referenze, primeggia un’altra grande preoccupazione, relativamente al sottosuolo di tutta la zona interessata, principale falda acquifera che alimenta tutti i terreni circostanti le 3 città pontine, prima di riversarsi in mare, il quale lascia immaginare gli effetti del sicuro futuro inquinamento, che arrecherebbe gravissimi danni alle coltivazioni e alla salute di tutti i cittadini.

Pertanto la nostra interrogazione è più che legittima, anche perché non possiamo più fidarci della politica, considerando i precedenti. Vogliamo conoscere e far sapere ai cittadini quale sono le reali intenzioni delle amministrazioni comunali interessate, vogliamo sapere i dettagli sulla riconversione della Cava Cardi in discarica di INERTI; non vorremmo che anche nel sud Pontino si dovesse fare i conti nel futuro con una nuova “terra dei fuochi”, chiediamo anche a tutti i cittadini e alle associazioni ambientaliste di essere attivi e partecipi.

 

Ricerche di Raffaele Trano (Attivista M5S)

Scritto da Giuseppe Di Chiappari (Attivista M5S)

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