#Gaeta, dissenso tra i tesserati PD. Ingresso nella maggioranza che sostiene Mitrano?

I sottoscritti tesserati PD di Gaeta esprimono il proprio dissenso politico sulle modalità relative alla convocazione del congresso straordinario del circolo, indetto per domenica 3 aprile 2016.L’ampia fase precongressuale”, promessa dal segretario provinciale La Penna sulle diverse visioni politiche emerse nell’ultimo direttivo in cui è stato sfiduciato il segretario in carica, non c’è mai stata. Anzi non è stata più fatta neanche una riunione.

Eppure la situazione politica di Gaeta merita una discussione ampia e approfondita. E’ in gioco il futuro della città e dell’intera rada tenuto conto che ormai i tre comuni di Gaeta, Formia e Minturno costituiscono una conurbazione e vanno considerati come un’area omogenea. Il futuro della città e del golfo si gioca su un nuovo progetto di sviluppo che attiene al riordino dei suoli e del comparto edilizio, alla riqualificazione dei siti industriali dismessi (ex AVIR, parte della Raffineria), al rilancio dell’economia del mare con la portualità commerciale e turistica, alla viabilità attraverso piani integrati di traffico urbano e di superamento, di adeguate strutture sanitarie a cominciare da quella futura dell’ospedale del golfo. In un mondo globalizzato non ha senso la competizione tra comuni, ma è necessaria una politica di area in cui unire le diverse sinergie, come ad esempio in molte parti d’Italia già avviene, vedi la “Costiera Amalfitana” o le “Cinque Terre”.

Di fronte a ciò il Partito Democratico deve raccogliere la sfida e mettere in campo un’alternativa di governo all’attuale amministrazione di Cosimo Mitrano che, a conti fatti, si limita ad un’ordinaria amministrazione senza idee strategiche e con molta logica localistica e che in nessun modo può rappresentare il futuro di Gaeta all’interno del golfo.

In ballo ci sono le scelte del partito sulla sua collocazione politica rispetto all’attuale giunta di centro destra guidata da Mitrano e sulle alleanze elettorali in vista delle elezioni del 2017. In questi anni il Partito Democratico di Gaeta, attraverso qualche suo autorevole rappresentante, ha dimostrato spesso di essere a rimorchio delle decisioni della maggioranza piuttosto che esprimere posizioni di critica costruttiva.

Adesso si vuole dal congresso una decisione formale esplicita a favore di una linea di possibile collaborazione? Le modalità della convocazione del congresso, contrassegnate dalla fretta e dall’elusione delle norme statutarie, fanno presupporre proprio tale scelta e cioè l’ingresso nella maggioranza che sostiene Cosimo Mitrano.

Convocando nottetempo il congresso si è inteso far passare sotto silenzio il disagio politico espresso da una parte degli iscritti al circolo e da numerosi cittadini simpatizzanti e votanti. Evidentemente si è più interessati a immediate posizioni di rendita politica che all’unità del partito e al rilancio della sua organizzazione.

E si che c’è bisogno di rilanciare il Partito. Non occorre dimenticare che alle scorse elezioni comunali al circolo di Gaeta è stato negato il simbolo del PD e che, iscritti al PD locale, sono stati candidati in più liste concorrenti.

I sottoscritti avevano pensato che tutto questo avrebbe indotto i dirigenti provinciali e locali a promuovere un confronto politico serio sull’organizzazione, per rilanciare l’iniziativa per la formazione di un centro sinistra unito, alternativo al centro destra, in vista delle prossime elezioni e per mettere in campo qualche onorevole mediazione per allargare la partecipazione.

Si è voluto invece organizzare un congresso senza un dibattito precongressuale e senza partecipazione, riducendo il partito ad una macchina elettorale e ad un partito di tessere. Ma per i sottoscritti la Politica e le Persone vengono prima delle tessere.

Firmato

Augusto Narducci – consigliere comunale

Carmine Carandente

Gianluca Conte

Marcello Di Marco

Marco Sasso

  

 

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