Di Gabriella Gelso.
L’attuale Amministrazione Comunale, impegnata sin dal primo giorno di mandato nella riqualificazione e valorizzazione dei tesori storici ed artistici di Gaeta, sta per regalare ai cittadini un’altra grande opera: il Bastione la “Favorita”.
Infatti, i lavori stanno giungendo al termine e l’inaugurazione è ormai vicina, avrà luogo, molto probabilmente, alla fine dell’anno. Con la riqualificazione, il sopracitato sito, denominato anche “Giardino pensile di Via Faustina”, collocato, nella zona medievale, adiacente la splendida terrazza del Bar Gelateria La Villa, rivivrà il suo antico splendore per accogliere cittadini e turisti, ospitando eventi e manifestazioni pubbliche.
La storia narra che nel 1506, quando la città di Gaeta era ormai possesso degli Spagnoli, Re Ferdinando, “il Cattolico”, venuto in visita, ideò il disegno di cingere la città con nuove opere di fortificazione, che impedissero alle artiglierie, ormai sempre più perfezionate e potenti, di battere dall’alto il centro abitato ed il castello. Fece, quindi, gettare le fondamenta di quella preziosa cinta muraria che venne poi compiuta da suo nipote Carlo V, da cui poi prese il nome.
Fu cosi che negli anni dal 1516 al 1538, sorsero diversi bastioni, tra questi anche il Bastione con la Batteria della “Favorita”.
Durante i numerosi assedi che la Piazzaforte di Gaeta sostenne, la “Favorita” svolse sempre con notevole efficacia compiti di fiancheggiamento e di difesa del porto, pur essendo una batteria ridotta per numero di pezzi d’artiglieria. Durante il mese di ottobre 1943 il Palazzo Reale venne distrutto dalle mine delle truppe di occupazione tedesche, nell’ambito delle distruzioni sistematiche operate dalle stesse nei confronti delle opere militari e civili cittadine.
Iniziò così per la “Favorita” un lungo periodo di abbandono e di degrado progressivi. Per alcuni anni, dal 1997 al 2000 circa, è stato curato dal Gruppo di Gaeta dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia che ne aveva iniziato la bonifica ed il restauro, ma successivamente per motivi economici, ha dovuto rinunciare all’iniziativa.
Oggi il comune della penisola sud pontina, dopo averne acquistato dal Demanio, al termine del restauro, renderà ai cittadini e chiunque volesse ammirarne la bellezza, un pezzo di storia, che sarà il fiore all’occhiello del nostro territorio.