“Insieme per la pace nel mondo…Uniti nella diversità ”, tema trattato nella giornata di ieri mercoledi 9 maggio che ha visto l’Arcidiocesi di Gaeta, l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e il Comune di Gaeta proporre una giornata europea dal tema “Uniti nella diversità cristianesimo e Islam per la pace nel mondo”.
Al Convegno, organizzato e moderato da don Antonio Cairo, che si è tenuto nella mattinata al cinema Ariston di Gaeta che ha visto incontrare gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado delle scuole di Gaeta con Sami Salem Imam della comunità islamica di Roma, Agostino Bastourous frate minore della Comunità Francescana di Minturno e Davide Malaguerra Pastore della Chiesa Cristiana Avventista di Gaeta, ha partecipato Alessandra Pedagna Leccese, vice presidente del movimento federalista europea sul tema “Gli Stati Uniti di Europa per la pace nel Mondo”, soffermandosi sulla importanza della data del 9 maggio che viene indicata come la giornata Europea per ricordare il primo discorso politico tenuto da Schuman nel 1950 allora Ministro degli Esteri francese, in cui per la prima volta compare il concetto di Europa inteso come Unione economica, punto di partenza dell’integrazione europea.
Il pomeriggio è proseguito nel Santuario diocesano di San Nilo con il padrone di casa don Antonio Cairo con la preghiera interreligiosa per la pace che ha visto partecipare l’Arcivescovo di Gaeta Luigi Vari, oltre ai ministri di culto Islamico, avventista e cattolico della mattina.
Il Vicesindaco del Comune di Gaeta Angelo Magliozzi ha portato i saluti del Sindaco di Gaeta e nel suo intervento ha evidenziato l’importanza del dialogo interreligioso della giornata invitando a non identificare come spesso accade, coloro che seguono la religione musulmana in coloro che seminano solo morte e distruzione perché è totalmente errato, essere musulmani significa essere uomini di fede musulmana come ogni altra umana appartenenza religiosa con cui invece è fondamentale per la pacifica convivenza istaurare un dialogo di pace.
E’ seguito poi l’intervento di Roberta Castini delegata del Sindaco del Comune di Gaeta ai rapporti con le Istituzione e gli Enti Nazionali e Internazionali che continuando sul tema trattato la mattina “Uniti nella diversità per la pace nel mondo”, ha parlato del cammino verso la pace compiuto dall’Europa e dalla nostra città.
Gaeta ha operato nel tempo per la costruzione di una casa comune, ereditando da San Nilo i concetti di Pace e di Ospitalità e come ci insegna il nostro tempo, la pace cresce di pari passo con l’ospitalità. Di pace, di ospitalità e di accoglienza, ha parlato Giovanni Paolo II nella visita pastorale fatta a Gaeta il 25 giugno 1989 e una nuova rotta di pace è stata tracciata da Gaeta il 4 ottobre 2015 da parte del sindaco Cosmo Mitrano quando è stato firmato insieme alle sette città europee protagoniste della famosa battaglia di Lepanto del 4 ottobre 1571, un protocollo di intesa dal nome “memorandum of understanding”. La costruzione di una casa comune continua nel suo intervento la delegata del Sindaco Roberta Castini, è un concetto dell’Europa ma anche di Gaeta che dal giugno 2017 ha intrapreso un percorso di diffusione della cultura europea, iniziato con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa dal Sindaco Cosmo Mitrano con il MFE rivolto a promuovere la formazione di una consapevole coscienza cittadina europea. Prima tappa di tale percorso è nel novembre 2017, con l’accoglienza nella nostra città di 7 ragazzi bosniaci venuti per conoscere i valori europei della pace e la seconda tappa della costruzione di una casa comune, sono stati i convegni del 9 e 14 aprile scorso dal titolo “Europa quali prospettive?” rivolto ai giovani gaetani delle scuole superiori con l’intento di fornire strumenti da utilizzare per la loro futura realizzazione anche in una prospettiva europea. Come detto da Giovanni Paolo II, Gaeta è la città dell’accoglienza e da sempre essa è meta privilegiata di turisti nel periodo estivo, ma negli ultimi anni grazie alla politica di “destagionalizzazione” portata avanti da questa amministrazione è diventata una città aperta anche a turisti nel periodo invernale. Esempio importante di accoglienza è il “festival dei giovani” che da qualche anno è occasione di incontro nella nostra città di numerosi giovani provenienti da tutt’Italia per discutere del loro futuro con rappresentanti delle Università e di esponenti del mondo del lavoro.
Nella speranza, conclude, che Gaeta continui ad essere una città sempre migliore e più solidale, protagonista di arricchimenti culturali, ma soprattutto che continui il suo cammino verso la pace.
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