Alcuni Its sfiorano ormai quasi il 100% di occupati tra i neo-diplomati: in pratica gli iscritti non fanno in tempo a uscire dalla scuola che già c’è un posto che li aspetta in azienda. E molto spesso si tratta della stessa dove hanno già trascorso un stage obbligatorio che vale almeno il 30% dell’orario delle lezioni. La media di occupati tra gli studenti già usciti dai 64 Its d’Italia è comunque altissima: sei su dieci hanno infatti un posto di lavoro. Da qui la spinta del ministero dell’Istruzione che nel suo recente decreto sulla scuola ha eliminato, tra le altre cose, il divieto di creare non più di un Its in ogni Regione per la stessa area tecnologica.
Oggi alcune delle punte d’eccellenza tra queste super scuole tecnologiche – un canale parallelo alla laurea triennale che punta ad arginare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro per i giovani – sono in vetrina a Verona al «Job&Orienta»: dall’Its Caboto di Gaeta che forma i professionisti del mare a quello di Somma Lombardo che prepara i tecnici del cielo, dall’Its meccatronico di Vicenza all’Istituto di Scandicci che sforna i professionisti della moda. Performance da record di occupati si registrano anche nei sette Its che gravitano attorno all’universo di Finmeccanica (in Lombardia, Piemonte, Campania, Puglia, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Liguria). In Italia si contano in tutto 64 Istituti tecnici superiori per 247 percorsi attivati. Dietro a ogni Its c’è una Fondazione, partecipata da scuole, imprese e associazioni, università e centri di ricerca. Attualmente si contano più di 5mila corsisti e 825 studenti già con il titolo in mano, di cui ben 491, pari al 59,52% con un posto di lavoro. Questi i settori dove operano e la percentuale di occupazione: efficienza energetica (69,57%), mobilità sostenibile (79,73%), nuove tecnologie della vita (72,22%), tecnologie dell’informazione e comunicazione (36,79%), tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-turismo (47,62%). Sul made in Italy infine: servizi alle imprese (34,38%), agroalimentare (32%), sistema casa (33,33%), sistema meccanica (65,15%), sistema moda (56,12%).
Orientamento per 50mila studenti delle scuole superiori
Sempre a Verona sono stati accesi i riflettori anche sull’orientamento professionale destinato agli studenti delle scuole superiori grazie al progetto «Fixo» (Formazione e innovazione per l’occupazione). Finora sono stati avviati a percorsi di orientamento al lavoro 50mila studenti, con 550 istituti messi in rete da «Italia Lavoro». Un’iniziativa, questa, che ha un duplice obiettivo: favorire e migliorare la transizione scuola-lavoro e ridurre l’incongruenza tra il titolo di studio acquisito e l’occupazione trovata. Dei 550 istituti, 327 sono stati individuati come capofila e hanno già realizzato al loro interno uno sportello di placement per mettere in collegamento giovani e imprese. Sono stati infine avviati 17mila percorsi personalizzati di orientamento e placement, di cui 2.368 conclusi. Un vero e proprio ponte tra istruzione e lavoro, per promuovere e favorire l’ingresso e la permanenza dei giovani nel mercato del lavoro.
Fonte il Sole 24 ore