Dopo il week end di Ferragosto rimane alto il livello di vigilanza e controllo lungo il litorale del sud pontino.
Attuando precise linee d’indirizzo dettate nel corso dell’ultima Riunione Tecnica di Coordinamento Interforze, tenutosi la scorsa settimana presso la Prefettura di Latina, stamane la Guardia Costiera di Gaeta e il Gruppo Guardia di Finanza di Formia sono state impegnate in un’attività congiunta di controllo di strutture turistico-ricettive presenti sul litorale dell’Arenauta a Gaeta.
In particolare, il controllo ha riguardato quelle attività di noleggio attrezzature balneari che esercitano la propria attività su proprietà privata e che, oltre a fornire a pagamento ombrelloni e lettini ai turisti, consentono, attraverso il pagamento di un biglietto, anche l’accesso alla libera spiaggia.
L’attività congiunta di Guardia Costiera e Guardia di Finanza ha consentito di esaminare in modo approfondito sia l’aspetto relativo all’uso del pubblico demanio marittimo che gli aspetti in materia di normativa fiscale.
Dopo un’attività di osservazione del fenomeno, svoltasi nei giorni passati, questa mattina più pattuglie sono intervenute simultaneamente in abiti borghesi qualificandosi successivamente presso le varie attività d’impresa.
Il controllo ha riguardato, quindi, il contrasto all’abusiva occupazione delle spiagge libere nonché al lavoro sommerso (con accertamenti sui contratti di lavoro dei dipendenti) e controlli strumentali relativi all’omessa emissione di scontrini e ricevute fiscali.
Al termine dell’operazione, i militari, diffidati i titolari di alcune attività di noleggio, provvedevano a far eseguire l’immediata rimozione delle attrezzature balneari abusivamente collocate, restituendo alla pubblica fruizione e godimento un tratto di “spiaggia libera” di circa 500 metri quadri indebitamente sottratto ai bagnanti. Questi, talvolta, sono persino ignari della natura libera dell’arenile a causa della destrezza degli abusivi noleggiatori che di fatto trasformano la spiaggia libera in veri e propri stabilimenti balneari abusivi.
Due i titolari delle attività di noleggio denunciati alla Procura della Repubblica di Cassino.
Circa cento le attrezzature balneari che, unitamente a quattro pattini, sono stati posti sotto sequestro. Tutti i soggetti denunciati saranno, altresì, oggetto di comunicazione alla competente amministrazione comunale per l’adozione dei discendenti atti amministrativi previsti in caso di violazioni in materia di abusiva occupazione demaniale.
Diverse le sanzioni amministrative e fiscali comminate per violazione della normativa in materia di attività commerciali su pubblico demanio marittimo e mancata emissione della prevista documentazione fiscale per l’accesso al mare attraverso proprietà privata.
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