di Gabriella Gelso
Anche quest’anno è arrivata una delle giornate tanto attese dalla popolazione gaetana, ovvero quella del 26 settembre, data in cui si festeggia la Solennità dei Santi Medici Cosma e Damiano, con la processione lungo le strade della città.
Venerati sin dal 997, quando il presbitero Pietro e il canonico Benedetto ricevono dal vescovo Bernardo, figlio del duca di Gaeta, l’incarico di ricostruire il sacro edificio, dedicato ai Santi Martiri, dopo la lontana distruzione avvenuta, forse nell’844, ad opera dei Saraceni, continua ancora oggi, dopo più di 1000 anni, questa sentita tradizione.
Le statue, attorniate da un vasto pubblico di devoti, nei cui visi si leggeva una forte emozione, in seguito all’uscita dalla Parrocchia omonima, si sono recate verso il rituale percorso: via Indipendenza (lato Calegna), con la sosta di rito alla Chiesa antica dei Santi Medici, in seguito hanno proceduto fino alla chiesa di San Carlo Borromeo.
Al ritorno hanno effettuato la consueta benedizione al palazzo Albano.
La cerimonia è proseguita fino al centro della città, affollato da una moltitudine di persone, in attesa del passaggio dei Santi prodigiosi, percorrendo il corso centrale fino alla vecchia stazione.
Il ritorno ha visto il corteo religioso rientrare per Via Indipendenza, fermandosi dapprima alla piazzetta dell’Orticello e poi alla Parrocchia di San Giacomo, arrivando infine in chiesa dove sono stati accolti dai fuochi d’artificio e lunghi applausi.
Per abbellire il cammino dei Santi Taumaturghi, in questa edizione è stato invitato il popolo a rispolverare un’antica tradizione quella di esporre delle coperte, a loro dedicate, lungo i balconi delle abitazioni. Molti sono stati i cittadini che hanno accolto tale proposta, dimostrando quanto è forte il legame con i SS. Cosma e Damiano.
Al termine del rito, il Parroco Don Giuseppe Rosoni, prima di impartire la benedizione finale, ha ringraziato le autorità civili e militari, i Vigili, la Croce Rossa, i portatori delle statue, i cori che hanno animato le messe ed i ministranti, ognuno ha svolto un lavoro importante che ha contribuito all’ottimo svolgimento della festività.
Inoltre il pensiero del parroco, si è soffermato anche su alcune vicende dolorose, che hanno colpito la nostra città: “La città di Gaeta in questi giorni è stata colta anche da grandi ferite, ricordiamo i due funerali di oggi che lasciano dentro di noi un’ombra di difficoltà. Ma ci chiedono sicuramente una cosa importante il dialogo, dobbiamo imparare a dialogare, ad esternare le nostre difficoltà, i nostri disagi, perché solo così ci possiamo aiutare gli uni con gli altri. I Santi Cosma e Damiano, questo ci insegnano, se gli ammalati non andavano da loro, non avrebbero potuto guarire perché non avrebbero saputo e così è per ognuno di noi se sentiamo qualcosa dentro tiriamolo fuori, già questo è un primo passo verso la guarigione”.