Don Luigi Merola sarà a Gaeta mercoledì 29 gennaio. Il ‘sacerdote di Forcella’, noto per il suo impegno civico e in particolar modo per la sua opposizione alla camorra, presiederà a due incontri dal titolo “Legalità e futuro”, uno alle ore 11.00, presso l’Aula Magna del liceo Scientifico “Enrico Fermi”, e l’altro, alle ore 15.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Gaeta. Previsto l’intervento del Sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano, del dirigente scolastico Pasquale Fantasia, del Delegato dell’Associazione Nazionale Familiari delle Forze di Polizia Pietro De Meo, e della Presidente dell’Associazione “L’Approdo” Stefania Valerio.
Don Luigi presenterà, in occasione degli incontri del 29, il suo nuovo libro “Storie di ragazzi tra legalità e camorra”, il cui ricavato sarà utilizzato per il mantenimento dell’associazione “A voce de creature”, di cui è presidente, che persegue un’attività di promozione umana e sociale.
Gli incontri sono organizzati dall’A.NA.F.FF.AA.PP. (Associazione Nazionale Familiari delle Forze di Polizia) Unitalia Onlus e dall’associazione L’Approdo, impegnate, oltre che in materia di legalità, anche nella realizzazione di progetti sul Disturbo Specifico per l’apprendimento (D.S.A), sull’alcol e la droga, sulla sicurezza dei minori sul Web, progetti a cui hanno preso parte i plessi scolastici del Comune di Gaeta.
“Con grande soddisfazione la nostra città ospita don Luigi Merola il cui lodevole e coraggioso impegno civile è un esempio per tutti noi – dichiara il Primo Cittadino – La nostra Amministrazione dà un caloroso benvenuto alla sua iniziativa con il preciso intento di contribuire alle azioni che caratterizzano il suo operato: la promozione della legalità, il sostegno dei giovani per creare loro una strada alternativa alla criminalità e alla delinquenza, la diffusione dei valori universali di libertà, giustizia e solidarietà. Invito la cittadinanza a partecipare a questo momento di alto profilo umano e di grande valore civile”.
Sin dalla sua prima destinazione nella parrocchia di San Ludovico d’Angiò di Marano di Napoli, in qualità di viceparroco, Don Luigi manifesta il suo impegno attivo per il sociale: organizza con i giovani dell’Azione Cattolica l’assistenza serale ai barboni e ai senza dimora della Stazione Centrale di Napoli, e si dedica all’educazione dei bambini più disagiati, organizzando un oratorio molto attivo e promuovendo la lotta contro l’usura. La sua attività è da sempre rivolta specialmente ai bambini, che hanno la parrocchia come unico punto di aggregazione e di alternativa alla strada.
Si adopera e promuove il doposcuola e si impegna per il riscatto civile e sociale dei quartieri più critici di Napoli, creando corsi di informatizzazione, musica, ballo, canto e laboratori di teatro. Durante la sua permanenza a Forcella, nel 2004, avvenne il tragico evento dell’uccisione di una ragazza, Annalisa Durante, trovatasi per caso a passare nel luogo dove era in atto un agguato camorristico. Ignorando gli inviti a mantenere un profilo basso, don Merola nell’omelia del funerale della giovane attacca duramente la camorra e, pur fatto oggetto di minacce, ha proseguito la sua opera di sensibilizzazione contro la criminalità organizzata. Nel 2003, inoltre, don Luigi ha fatto smantellare tutte le telecamere che erano state messe nel quartiere dai clan della camorra per controllare il territorio ed ha consegnato al questore una videocassetta per documentare lo spaccio di droga. Questi sono solo alcuni degli atti che hanno dato inizio al calvario di don Luigi. Infatti, sempre nello stesso anno, viene intercettata la frase di un camorrista: Lo ammazzerò sull’altare.
È proprio tale frase che segna l’inizio della vita blindata del parroco. Nel 2004 infatti gli viene assegnata la scorta, che don Luigi Merola ama definire “i miei angeli terreni”. Ha descritto la sua situazione in un libro, Forcella tra inclusione ed esclusione sociale. Nel 2007 a Napoli, nel quartiere Arenaccia, dà vita alla fondazione di recupero minorile a VOCE d’è CREATURE, della quale è tutt’ora presidente. La fondazione è stata voluta da don Merola per i ragazzi a rischio e in particolare per quelli che si sono allontanati dalla scuola. La frequentano in ottanta, tra i sei e i diciotto anni, altri quaranta sono nella sezione distaccata tra Pompei e Castellammare di Stabia; nelle due sedi si tengono lezioni di recupero scolastico, laboratori musicali (batteria, piano, chitarra) e teatrali, corsi di informatica, danza, sport e di formazione e lavoro. È stato nominato consulente a titolo gratuito della Commissione Parlamentare Antimafia della XV e XVI legislatura. Per questo è stato definito parroco anticamorra, definizione che però egli non è solito attribuirsi. In questi anni don Luigi ha visitato più di 1200 scuole in tutt’Italia. Dal 2010 è cappellano alla Stazione Centrale di Napoli.
Per informazioni: www.unitaliaonlus.it e www.avocedecreature.it.