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Gaeta

Gaeta, lo sport come crescita e formazione: la proposta del candidato sindaco Cristian Leccese

Non solo agonismo e attività motoria, ma soprattutto crescita e formazione,
da un punto di vista umano, valoriale, civile e culturale. È su queste basi che si fonda il concetto di
sport per il candidato sindaco Cristian Leccese, che ha voluto chiudere i dodici tavoli del LAB32
affrontando nel dettaglio questa tematica.
L’importanza della pratica sportiva è rilevante nella città di Gaeta, potendo contare sulla presenza di
tantissime associazioni ed esprimendo un mondo che completa e forgia la persona. Lo sport, insieme
alla scuola, rappresenta l’attore principale nel percorso di sviluppo dei nostri giovani, poiché è in esso
che possono trovare gli stimoli valoriali e culturali per diventare le donne e gli uomini del futuro.
A tal riguardo, si è pensato di costituire una Consulta permanente dello sport cittadino, incentrata su
tre parole chiave: cooperazione, collaborazione, integrazione.
Inoltre, l’esigenza di investire sulla crescita e formazione dei più piccoli deve necessariamente
condurre ad orientarsi su una forma di organizzazione strategica e condivisa, dedicata alle scuole
sportive, che lavori non solo sulla parte agonistica ma soprattutto sui concetti del “Gaeta Fair Play”.
Fare sport, significa infatti stare insieme, crescere insieme e condividere le esperienze di vita e di
formazione. Bisogna, dunque, garantire a tutti un avviamento allo sport, ma anche una sana selezione

in vista di una successiva fase agonistica. Per questo, si è discusso sulla possibilità di organizzare e
gestire in maniera unitaria e coordinata le scuole sportive per i giovanissimi, al fine di avere una
marcia in più e strutturare progetti di alta valenza sociale.
L’idea di “Gaeta Fair Play” consiste nel definire e realizzare, insieme ai soggetti protagonisti e alle
associazioni locali, una strategia di condivisione di intenti e sottoscrizione di protocolli, monitorati
dall’Amministrazione comunale, sull’applicazione di linee guida attinenti allo sviluppo di azioni di
promozione sociale, culturale e valoriale, nei confronti di tutti i giovani atleti.
Il progetto ha l’ambizione di essere un incubatore di idee, che si potranno sviluppare in Città in tema
di tempo libero, potenziamento degli impianti sportivi, valorizzazione degli sport minori,
collaborazione con le scuole, gemellaggi e quanto opportuno al fine di promuovere best practice in
ambito sportivo, lanciando uno sguardo anche all’aspetto turistico.
Grazie alla completa attuazione di questo programma, si risolverebbe sia il problema della notevole
suddivisione dei bambini in numerose associazioni, alcune molto floride e altre in difficoltà per
carenza di iscritti, sia quello degli impianti, la cui gestione rappresenta la prima causa di divisione e
attrito tra le società
In merito alle strutture, l’obiettivo è innanzitutto portare a termine al più presto possibile i lavori del
palazzetto di via Venezia, puntare alla riqualificazione del palazzetto di via Marina di Serapo, anche
grazie ai 700mila euro ottenuti dal bando “Sport e Periferie”, e del campo sportivo San Carlo, e
delocalizzare il campo sportivo Riciniello. Inoltre, si potrà pensare anche ad una regolamentazione
apposita per chi vorrà investire sull’impiantistica privata.
«Nella nostra Città – ha spiegato Cristian Leccese – dobbiamo immaginare sempre di più lo sport
come occasione di formazione dei nostri giovani. Sarà, dunque, nostro dovere impegnarci per fare in
modo che grazie alla pratica sportiva si possa crescere all’insegna dei valori più nobili della nostra

società e delle tradizioni del territorio, partendo da inclusione e integrazione sociale. Su queste basi,
intendiamo costruire un rapporto di sana collaborazione e cooperazione con il mondo
dell’associazionismo sportivo cittadino, basato su principi etici e morali, che superi la burocrazia e le
divisioni, e sappia valorizzare lo “stare insieme”. È necessario, quindi, pensare ad un’organizzazione
strategica e condivisa in ambito giovanile, un avviamento sportivo per lo sviluppo dei nostri ragazzi.
Per questo, lavoreremo molto anche sull’impiantistica, soprattutto per i più piccoli, così da permettere
a tutti di avere gli spazi necessari per praticare la disciplina più vicina ai propri interessi».

redazione

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