Gaeta, 9 agosto 2013. Lotta al disagio sociale: importanti iniziative sono state intraprese dal Comune di Gaeta, con il fattivocoordinamento dell’Assessorato alle Politiche Sociali, il deciso impegno dei Servizi Sociali del Comune di Gaeta , l’efficace operatività dei giovani del Servizio Civile (progetto “Osservando Gaeta 2”) ed il coinvolgimento di associazioni di volontariato che si occupano di disagio adulto sul territorio.
Un fondamentale contributo all’individuazione di una nuova e più incisiva politica di Welfare sociale lo hanno fornito le analisi svolte dal Servizio Sociale del Comune e dalle indagini da esso promosse e realizzate dai giovani del Servizio Civile. In particolare la recente raccolta di dati e testimonianze attive, effettuata dai ragazziprotagonisti del Progetto Osservando Gaeta 2, con la collaborazione di enti e associazioni di volontariato, presso gli utenti che chiedono aiuto al Comune di Gaeta.
L’accurata indagine, svolta nell’arco degli ultimi 9 mesi, attraverso un questionario e un database, è stata presentata in Comune, dai giovani volontari agli enti e associazioni di volontariato locali che si occupano del sociale. Essa ha evidenziato: un notevole aumento del numero degli assistiti; l’utente medio dei Servizi Sociali è costituito da donne con età che va dai 31 ai 45 anni, casalinga con ISEE inferiore ai €3.000 e con difficoltà in particolar modo per acquisti alimentari, utenze e affitto. Dati che disegnano una realtà sociale preoccupante ma, purtroppo, perfettamente in linea con la maggioranza dei Comuni italiani della stessa dimensione e densità di popolazione. Realtà determinata dall’attuale crisi economica nazionale ed internazionale.
L’evidente esigenza di dar vita a nuovi e più incisivi strumenti di intervento per contrastare il crescente disagio sociale, unitamente alla scarsa disponibilità finanziaria degli Enti Locali, hanno spinto l’Amministrazione Mitrano ad impegnarsi in una nuova politica sociale.
“Tavoli di Concertazione e Social Point – annuncia l’Assessore alle Politiche Sociali Sabina Mitrano – sono i punti qualificanti dellaprogrammazione in ambito sociale da noi avviata, con il deciso coinvolgimento del Terzo Settore e di tutte le forme di cittadinanza attiva sia nella fase di gestione operativa dei servizi sia in quella strategica di definizione degli obiettivi. Tutto ciò nella consapevolezza del ruolo determinante svolto da tali risorse nella costruzione di un sistema comunitario fondato sul protagonismo dei soggetti locali e delle forme organizzate di solidarietà. La sinergia tra pubblico e volontariato sociale rappresenta il plus valore di un’azione di intervento sociale: contiamo su di essa per la realizzazione concreta della programmazione in itinere. Un importante banco di prova sarà l’avvio ormai imminente della Family Card, la carta spesa per acquisti di beni di prima necessità.”
I Tavoli di Concertazione, già in fase di attuazione, rappresentanouno strumento finalizzato alla tutela dei diritti del cittadino, e sono proposti come sede di confronto su tematiche civiche e sociali, per favorire la concertazione di più soggetti che intendono collaborare in maniera permanente per perseguire obiettivi comuni di intervento e di tutela, per il miglioramento della qualità dei servizi.
Il primo progetto all’ordine del giorno dei Tavoli di Concertazione èla firma di un Protocollo d’Intesa tra tutti i soggetti attivi, finalizzato al miglioramento dei servizi erogati all’utenza. Tra gli obiettivi vi è quello di stabilire i modi e le responsabilità di ogni ente, partendo da proposte e criticità, puntando alla creazione di un database comune per tutti, gestito direttamente dai Servizi Sociali del Comune e sensibilizzando così la comunità. Finalità generali sono: sostenere gli interventi emergenziali di contenimento dell’attuale crisi sulle famiglie più deboli a rischio di povertà assoluta; aiutare le famiglie in condizioni di impoverimento che versano sempre più in situazioni di bisogno straordinario; favorire l’interazione tra il pubblico ed il non profit quale modalità permanente di reciprocità e sussidiarietà, in cui realizzare il cosiddetto Welfare Generativo, ovvero politiche non solo di tipo assistenzialistico, ma di promozione dei diritti e di affiancamento attivo alle fragilità, dove il cittadino non è fruitore passivo ma soggetto attivo, fonte di investimento e di capitale sociale.
Step successivo sarà la realizzazione di un Dossier sul Disagio Adulto, al fine di diffondere informazioni rispetto ai bisogni e alle domande del territorio al fine di promuovere solidarietà.
Aperto, inoltre, in fase sperimentale il Social Point, sportello di coordinamento e orientamento, che vede coinvolti alcuni volontari del Servizio Civile e fornisce informazioni sui servizi sociali offerti dagli enti pubblici e di volontariato del territorio. Il Social Point è aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19, in Piazza XIX Maggio presso la Torre Civica.
“Crediamo molto in quello che stiamo facendo e nelle proposte edazioni messe in campo – affermano i giovani di Osservando Gaeta 2 – ce la stiamo mettendo tutta per far sì che le iniziative intraprese vadano a buon fine. Ringraziamo le associazioni che stanno collaborando con noi: il centro interparrocchiale Caritas “Seguendo Don Luigi di Liegro”, Passo dopo Passo, Arcidiocesi di Gaeta- Caritas Diocesana, Sovrano Ordine di Malta delegato di Veroli, Croce Rossa Italiana-Comitato sud Pontino, ADRA, Insieme-Immigrati in Italia, Fondazione “Don Cosimino Fronzuto” Onlus. Un grazie speciale anche alle nostre OLP e all’Assessore Sabina Mitranoper il valido sostegno in questo nostro percorso di volontariato”.
Fonte: comunicato stampa