di Gabriella Gelso
Spettacolare mostra a tema marinaro, allestita alla Gran Guardia, uno dei punti strategici del sistema difensivo della città di Gaeta, ed in seguito all’Unità d’Italia, sede dell’ex circolo ufficiali e sottufficiali, chiusa dalla metà degli anni novanta e riaperta grazie all’accordo firmato il 15 dicembre 2016, a Roma dai rappresentanti del Comune di Gaeta, con il primo cittadino Dottor Cosmo Mitrano e dell’Agenzia del Demanio, un atto notarile che sancisce l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale dello storico immobile.
L’esposizione è stata voluta ed allestita, in occasione dello Med Festival Experience, dall’Associazione Gaeta e il Mare, “un’idea partita nel 1995 e nata ufficialmente l’8 febbraio 1997, da un gruppo di amici, tutti naviganti, che hanno viaggiato molto ed hanno avuto la possibilità di fare il confronto tra le bellezze e la storia di questo luogo e di altri territori”, decidendo così di raccogliere tutte le informazioni inerenti la storia marinara della città di Gaeta e del suo golfo”.
Queste le parole, che la raccontano, del suo presidente Luigi Passeggio. Egli molto orgoglioso dell’Associazione e di quanto ella ha fatto e sta facendo tutt’oggi, continua la sua storia, affermando, che i membri di tale organizzazione, essendo uomini esperti di mare, hanno iniziato a specializzarsi nella costruzione di modellini di alcune caravelle, tra le tante, il primo prototipo è stato la caravella di Giovanni Caboto, creato nel ’97, con l’aiuto dei piani di costruzione richiesti e pervenuti da Bristol, della Matthew, la caravella che Cabotò utilizzò per scoprire il Canada.
Questi piani di costruzione sono stati riportati in scala 1:5 ed è stata realizzata la caravella, lunga 5m e 25cm, larga 1.23m e alta 3m e 80cm. Un altro modello è stato costruito nel 2000, prosegue Passeggio, è la Galea di Marco Antonio Colonna, che secondo la storia, con la flotta Pontificia, durante la battaglia di Lepanto, dal 21 al 24 giugno 2571 si fermò a Gaeta e fece voto a S. Erasmo che se avesse vinto la battaglia contro i turchi, avrebbe donato lo stendardo. È stata effettuata in scala 1:8 ed è lunga 6m e 44cm, ha 44 remi messi in posta. Infine è stato riprodotto anche lo stendardo.
È possibile ammirarle entrambe all’interno dell’esposizione, che contiene anche vari pezzi della storia del mare della nostra città: la Lampara (è un tipo di lampada molto grossa e potente, montata su di una barca che viene usata dai pescatori di notte per illuminare la superficie dell’acqua, al fine di attrarre i pesci in superficie per poi intrappolarli nella rete o catturarli con la fiocina.), l’Argano a mano, utile per trascinare le imbarcazioni a mare, il classico vasetto per le alici salate, varie reti per la pesca.
Si possono ammirare le immagini del faro di monte Orlando, delle due flotte di Gaeta, Le Boffe e Matarazzo, e molte altre foto della storia marinara della città. Esposte anche alcune delle 48 edicole mariane presenti in via Indipendenza.
Due sono state restaurate della famosa pittrice Valentina Valente, rispettivamente quella del Quartuccio e quella di Vico 18, con la madonna di Porto Salvo, la regina del mare, anch’essa presente alla mostra in quanto protettrice di tutti coloro che lavorano in mare. Insomma un excursus attraverso la storia del mare, da non perdere per gli appassionati e per quanti volessero vivere questa esperienza mozzafiato, che durerà dal 22 Aprile al 1 maggio.
Complimenti ancora all’Associazione “Gaeta e il Mare”, per questo grande lavoro, svolto in maniera minuziosa, che ci ha permesso di conoscere la storia di ciò che concerne il mare!
Foto Leonardo D’Angelis
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