Si è tenuto nella mattinata di mercoledì davanti al “Di Liegro” un presidio informativo del Partito Comunista per protestare contro la chiusura del Punto di Primo Intervento di Gaeta. Tanto è stato il preoccupato interesse suscitato fra cittadini ed utenti provenienti anche da altre località, così come in gran numero si son detti disponibili a manifestare per scongiurare questo evento nefasto deciso all’insaputa di molti.
Dopo la riconferma alla Presidenza del Lazio, Nicola Zingaretti prosegue infatti inesorabile nel piano di smantellamento del servizio sanitario pubblico pontino. Come previsto dal decreto regionale del 5 Luglio 2017 anche il Punto di Primo Intervento di Gaeta chiuderà entro il 2018. Proprio nei mesi estivi l’intenso traffico veicolare e la difficoltà di raggiungere la più vicina Formia rendono più evidente che mai l’importanza del PPI. Questo può rappresentare in molti casi la differenza tra la vita e la morte. Sono migliaia gli accessi registrati ogni anno non solo tra i residenti ma anche a beneficio di turisti e cittadini del circondario.
In occasione delle nostre mobilitazioni, sfociate nella raccolta di 2000 firme e nella manifestazione cittadina del 22 ottobre 2016, abbiamo sempre rimarcato come il PPI non fosse sufficiente a garantire il diritto alla salute dei cittadini chiedendo che venisse ripristinato il Pronto Soccorso sottrattoci insieme ai tanti reparti dismessi del “Di Liegro”. I PPI tuttavia rimangono il punto più vicino ed accessibile per essere presi in carica dal sistema sanitario, sottoposti in tempi rapidi ad una visita clinica ed indirizzati correttamente ove ricevere le necessarie cure mediche.
La chiusura del PPI inoltre renderebbe ancor più difficile la dura battaglia per il ripristino del Presidio ospedaliero gaetano, proseguendo sulla strada già intrapresa e fallimentare della desertificazione attorno ai grandi centri già al collasso. Abbiamo assistito in questi anni ad una lunga serie di promesse finalizzate solo a rabbonire l’opinione pubblica ogni qual volta veniva sottratto un pezzo del nostro Ospedale, mai ripristinato né sostituito da valide alternative.
Nessuna delle tante promesse è stata mantenuta come non lo saranno certamente le più recenti quali la famigerata “Casa della salute”, il mantenimento di un’ambulanza in sede o la fantomatica creazione di un polo del golfo nella città di Gaeta, in netto contrasto con tutte le line guida della ASL e le risorse messe a disposizione. La responsabilità di gran parte della classe politica gaetana a partire dal Sindaco Mitrano nel dare credito a queste ipotesi favorendo quanto accade rappresenta un fatto imperdonabile di cui ogni Cittadino deve prendere coscienza.
Il Partito Comunista è determinato a mettere in atto ogni iniziativa possibile fino all’ultimo istante per mobilitare le classi popolari cittadine al fine di ostacolare questa scellerata decisione e continuerà a battersi contro le politiche di dismissione e privatizzazione del servizio sanitario volute dall’Unione europea, a partire dalla battaglia per il ripristino della rete capillare di centri ospedalieri quali quello gaetano, in tutta la propria piena funzionalità.
PARTITO COMUNISTA – SEZIONE “MARIANO MANDOLESI “ GAETA