I recenti scandali che ha visto coinvolte TUTTE le forze politiche tranne il M5S, dovrebbero far riflettere tutti gli italiani compresi i cittadini di Gaeta. Il MOSE, l’EXPO, MAFIA CAPITALE, senza dimenticare i precedenti relativi ai miliardi spariti o spartiti relativi allo scandalo MPS, ai 98 miliardi di evasione fiscale condonati alle società del gioco d’azzardo, ed altre scandalose questioni, hanno dato seguito a centinaia di politici indagati o arrestati, anche per mafia.
La questione al comune di Roma è l’esempio pratico di come funzionano le cose in Italia, probabilmente in tutti i comuni, l’altro giorno hanno arrestato anche il sindaco di Trani (per associazione a delinquere), e non dimentichiamo Fondi e recentemente le questioni del comune di Formia. Ciò dimostra che non è più come pensavamo, ossia che le organizzazioni criminali fossero composte da bande armate guidate da un Boss, altresì, queste sono composte da un gruppo di politici, alcune lobby, alcuni imprenditori, qualche avvocato e, come dice Grillo: “manca solo il delinquente”.
Sarebbe spiacevole per noi cittadini dover accusare i nostri politici di Gaeta, ma neanche saremmo in grado, in quanto non ci è possibile accedere facilmente agli atti perché appositamente secretati, non è possibile vigilare e verificare la correttezza delle attività. Soprattutto a seguito di quanto sta accadendo in Italia, una amministrazione comunale onesta ci dovrebbe informare con assoluta trasparenza e tempestività, ma senza dover chiedere. In tal modo non sorgerebbero giustificabili sospetti, che altresì spuntano puntualmente quando ci si vede addebitare migliaia di euro l’anno di tasse comunali, senza avere in cambio servizi adeguati. I sospetti aumentano quando il proprio comune spende tanto (non quando spende poco), quando questo spende tanto per grandi opere, spesso non prioritarie e fatturate il doppio del costo reale. Poi c’è la questione del frazionamento degli appalti, non tutti i cittadini sanno che se un opera da 500.000,00 euro viene frazionata in 10/15 assegnazioni separate, non è necessaria alcuna gara d’appalto, e che quindi ogni singolo ordine può essere assegnato a piacere, uno alla volta, anche sempre alla stessa ditta. Pensate se questa fosse di un “amico”, un cugino, un fratello!
La tangente: C’è ancora chi pensa che questa venga consegnata in una busta? Avete per caso dimenticato l’appartamento fronte Colosseo regalato “a sua insaputa” al condannato Scaiola? Ma si, su piccoli appalti, si può regalare alla moglie di un assessore un Collier, al figlio del sindaco un Liberty 50 e così via, ma sempre a loro insaputa.
E no, noi non vorremmo pensar male, ma chi è al potere, spesso non fa nulla per evitarlo.
comunicato Movimento Cinque Stelle