Per la prima volta, la Città di Gaeta avrà un Piano Comunale di Zonizzazione Acustica. Si tratta di uno strumento di pianificazione, attraverso il quale il territorio viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali corrispondono delle classi di destinazione d’uso, con precisi limiti acustici da rispettare – differenziati tra orario diurno e notturno – e obiettivi di qualità da perseguire. Scopo principale, la tutela dei cittadini dall’inquinamento acustico ambientale, sia esterno che abitativo.
«Attraverso questo piano di zonizzazione o classificazione acustica – ha dichiarato il Sindaco Cristian Leccese -, che introduciamo per la prima volta nella nostra Città, ci poniamo l’obiettivo di definire un limite alla rumorosità ambientale, andando contemporaneamente a tutelare e garantire anche una migliore qualità della vita dei cittadini, in modo particolare nelle aree a più intensa antropizzazione. Si tratta di uno strumento di pianificazione, prevenzione e risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale, con il quale, oltre a disciplinare l’uso e le modalità di crescita del territorio, si previene il deterioramento di zone non sottoposte a inquinamento acustico. Vogliamo, infatti, puntare ad un’armonizzazione delle molteplici e differenti esigenze della popolazione, con uno sguardo sulla pianificazione urbana, territoriale e della mobilità. Per questi motivi, abbiamo già affidato l’incarico di redazione del Piano, al fine di arrivare al più presto alla realizzazione e al raggiungimento di criteri di qualità acustica del territorio, risanamento ambientale e tutela della cittadinanza».
Le classi di destinazione d’uso del territorio, alle quali corrispondono relativi valori limite di emissione, immissione, attenzione e qualità, sono sei:
– Classe I – aree particolarmente protette: aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.;
– Classe II – aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali;
– Classe III – aree di tipo misto: aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici;
– Classe IV – aree di intensa attività umana: le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie;
– Classe V – aree prevalentemente industriali: aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni;
– Classe VI – aree esclusivamente industriali: aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.
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