Armonia : questa la parola che sintetizza la personale di Salvatore Boni in corso presso la chiesa della Sorresca, a Gaeta. Armonia di tratti, colori, intenzioni con le quali l’artista (studioso di araldica e cultore di storia, di miti e di religiosità locale) ha voluto omaggiare la “sua” Gaeta, la patria adottiva che -dagli anni del militare- non ha mai più lasciato.
Gaeta è dunque la protagonista, descritta come isola felice, oasi leggiadra, cittadella tranquilla, fortezza accogliente. Una madre a tutti gli effetti, tenera e comprensiva verso i suoi figli. Gaeta la bella, dove le divinità scendevano a riposare e dove gli eroi del passato si rinfrancavano dopo le fatiche della battaglia… Gaeta la pia, dove Cristo Risorto, con i Santi patroni Erasmo e Marciano, ha scelto di mostrare la sua gloria e la vittoria sulla Morte.
Gaeta la protagonista di tante pagine indimenticabili di storia testimoniate da cimeli e documenti. Lo stendardo di Lepanto, la Montagna Spaccata, il Matrimonio di Ladislao di Durazzo, i monumenti, i commerci, il mare, le spiagge, le chiese, i suggestivi scorci, le tradizioni….. Gaeta a 360°, con i nobili e i pescatori, con gli stemmi e la vita semplice, le cerimonie e le processioni popolari…
Meritava, insomma, il nostro artista, un pubblico apprezzamento, per tutti i suoi studi, le sue ricerche, i suoi disegni. Per il suo amore filiale! Meritava gli applausi che ha ottenuto il 17 sera, nella piccola inaugurazione che lo ha visto contornato da amici, familiari, persone di passaggio, turisti. E, con la commozione dei semplici, ha ricambiato le parole d’affetto di Rosario Cienzo (curatore della mostra) e la disponibilità di Claudio Sasso che, con la chitarra, appena rientrato dalla Finlandia dove vive, ha accettato di cantare per i presenti allietando la serata con la sua solita bravura! La mostra è ancora in corso e chiuderà i battenti il 22 agosto alle ore 23.
Sandra Cervone