Gaeta, PRC: il Ministro Fedeli giunge a sorpresa temendo contestazioni

Si è tenuta questa mattina a Gaeta l’inaugurazione ufficiale del progetto “Laboratori territoriali per l’occupabilità” della Nave scuola “Signora del Vento” acquisita dall’Istituto Nautico Caboto. Molte le autorità presenti, notevole il dispiegamento di forze dell’ordine e con disagi per la viabilità, solo in parte prevedibili in occasione di un grande evento come quello svoltosi. Meno prevedibile, poiché annunciata su alcuni mezzi di informazione locale solo poche ore prima dell’arrivo, l’inaspettata presenza del Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, giunta con una cospicua scorta. Normalmente l’arrivo di un Ministro della Repubblica, di certo previsto e organizzato da diverso tempo, avrebbe avuto grande risonanza e sarebbe stato oggetto di interesse giornalistico soprattutto in una città di modeste dimensioni come la nostra. Risulta invece incredibile che la notizia non sia trapelata se non a poche ore dall’evento. Esiste una sola spiegazione plausibile per un fatto tanto strano. La Ministra in questione è senza dubbio una tra le più detestate nella storia del suo dicastero, come mostrato dalle continue manifestazioni di dissenso raccolte ovunque si rechi, da parte degli studenti medi come degli universitari, dei docenti e di tutto il mondo della ricerca. Le ultime dure contestazioni la Ministra Fedeli le aveva collezionate appena il giorno precedente a Benevento, ove si era recata per un convegno tra le proteste di numerosi insegnanti e alunni.

Non sorprende se si pensa che la Fedeli è il Ministro che sta portando a compimento l’applicazione della legge 107, la cosiddetta “Buona Scuola” di Renzi, la riforma dei Presidi padroni e della morte della scuola democratica, contestata unanimemente e subita in modo odioso da tutto il mondo della scuola. E’ la Ministra dell’alternanza scuola-lavoro imposta sulla base di un modello che consente lo sfruttamento minorile più bieco sulla base di criteri che spesso nulla hanno a che fare con la formazione. E’ la Ministra della sperimentazione avviata per la riduzione dei corsi di studi superiori a soli 4 anni. E’ la Ministra che prosegue inesorabile sulla strada dei tagli all’Istruzione pubblica e alla Ricerca e dei favori all’istruzione privata. E’ la Ministra di un Governo protempore e fantoccio, nominata anche se priva di titoli per eseguire supinamente le direttive degli interessi padronali che lo tengono artificialmente in vita. Interessi che hanno portato i governi succedutisi dal Centrodestra al Centrosinistra ad agire in perfetta continuità e nella più totale noncuranza del punto di vista del mondo della scuola. Lo stesso modello replicato in piccolo dalla nostra Amministrazione Comunale, sorretta non a caso da PD e Forza Italia, che ha recentemente approvato una delibera in favore dell’accorpamento degli istituti scolastici cittadini con grave danno per i livelli occupazionali e le specificità didattiche, senza tenere in nessuna considerazione il parere di docenti e studenti e contro la volontà di gran parte di essi.

Non è pertanto strano alla luce di quanto detto che una Ministra come la Fedeli alla fine annunci la sua pubblica resa e riconosca le proprie gravi responsabilità comportandosi come una latitante invece di ricercare il confronto schietto e sereno con il mondo della scuola e con la società civile. Non è strano, a pensarci bene, che le sue sortite pubbliche divengano rapide e improvvise come quelle di un soldato incursore che non vuol concedere al nemico la possibilità di organizzarsi per assestare l’ennesimo colpo. E’ decisamente più semplice agire di sorpresa imponendo la propria presenza a platee più docili di poveri studenti e insegnanti di fatto obbligati dalle circostanze ad ascoltare passivamente le noiose pillole di vuota retorica, elargite da chi è responsabile del drastico peggioramento delle proprie condizioni di vita.

Noi, Ministra Fedeli, siamo dalla parte del grande e variegato mondo della scuola che la contesta da quando si è insediata e che l’avrebbe contestata probabilmente anche in questa occasione se solo lei ne avesse fornito la possibilità, come solitamente avviene in una democrazia. Tuttavia Ministro, per una volta almeno, le contestazioni non sono servite visto che lei ha preferito contestarsi da sola mettendo in atto con chi la consiglia un comportamento tanto vergognoso.

Rifondazione Comunista Gaeta, Circolo “Mariano Mandolesi”

Giovani Comunisti di Gaeta

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