di Gabriella Gelso
Il contributo di tutti, anche se piccolo, può fare la differenza! Tale concetto è ciò, che è emerso, dalla conferenza tenutasi, venerdì 20 luglio, alle ore 10:30, nell’Aula Consiliare del Comune di Gaeta, per la Giornata informativa sulle iniziative sociali del progetto “Reti Solidali”.
Ad introdurre l’evento è stata l’Assessore alla Politiche Sociali, Lucia Maltempo, che ha portato i saluti del primo cittadino Cosmo Mitrano: “Siamo molto contenti di essere qui, questa mattina, per festeggiare queste bellissime iniziative che abbiamo portato a termine. Io un ringraziamento particolare lo voglio fare a chi veramente vive, quotidianamente, il servizio sociale, che sono le assistenti sociali, qui presenti abbiamo la Dottoressa tagliatela, che in prima persona, ha svolto tutto il lavoro “scuro”, noi la volevamo qui tra i banchi, invece lei è dall’altra parte; la Dottressa Ferraiuolo e la Dottoressa Porceddu.
Continua poi parlando delle iniziative protagoniste: “Insieme alla Croce Rossa e ad Adra, stiamo portando avanti un progetto sulla Ludopatia, perché riteniamo che sia fondamentale per noi dare una risposta alle necessità delle persone. Questo è solo l’inizio di una serie di situazioni, che metteremo in campo, per aiutare chi ha bisogno.
Poi abbiamo il giornalino della Fondazione Fronzuto, che è stato ripreso e portato avanti con molto entusiasmo, siamo già al secondo numero. Siamo contentissimi di riuscire a rendere questo servizio a loro e a noi. Abbiamo anche la presentazione del libro dei ragazzi del Servizio civile, il quale è un servizio alla cittadinanza, è un servizio di supporto ai servizi sociali, è un servizio che gratifica molto i ragazzi che ne fanno parte”.
Infine conclude affermando: “Ringrazio reti solidali, perché è quello di cui ha bisogno la città, perché insieme si possono fare tante cose”.
In seguito prende la parola uno dei protagonisti, Emilio Donaggio, Presidente del Comitato Locale CRI Sud Pontino, ideatore del progetto “L’azzardo non è un gioco”, in collaborazione con Adra Italia Sede di Gaeta, il Comune di Gaeta e il Ser. D di Formia, dipartimento Salute Mentale, il quale spiega come è nato: “Questa iniziativa parte da una riunione fatta su Reti Solidali perché uno dei compiti che abbiamo noi come Croce Rossa è quello di osservare il territorio, ovvero essere quelle punte che poi si rapportano con i servizi sociali. Uno degli scopi principali della Croce Rossa oltre all’educazione sanitaria è preservare l’umanità.
Questo fenomeno che noi osserviamo, di cui molte famiglie ne sono coinvolte, viene a galla quando i servizi sociali vengono coinvolti, perché la famiglia si è distrutta dal punto di vista sociale economico ecc.
Noi vogliamo fare una campagna informativa, impattante.. Il manifesto non a caso riporta l’immagine di una famiglia sottosopra, perché è ciò che accade quando si cade in questa dipendenza.
Partiremo da Gaeta, stiamo studiando orari, giorni e luoghi dove c’ è più una massa, ci rivolgeremo principalmente ai ragazzi, che stanno per iniziare o che comunque stanno vivendo un problema in famiglia, verrà loro distribuito un test, compilato in maniera anonima, che poi ci darà la fotografia parziale o esatta del problema”. Termina ringraziando i volontari della Croce Rossa che credono in tutto quello che la sua mente riesce ad ideare.
Altra iniziativa presentata è stata quella del “Caleidoscopio”, giornalino realizzato dai ragazzi della Fondazione Fronzuto, in collaborazione con i giovani di A.S.I.A 7, a tal proposito prende la parola la Professoressa Rosa Maria Ugliano, che afferma: “Questo progetto è il fiore all’occhiello sia per il Comune di Gaeta che per la Fondazione Fronzuto. È nato nel 2013, ed un ringraziamento va anche a chi mi ha preceduto. Esso, vuole essere un mezzo di dialogo e scambio che nasce dalle nostre esperienze del volontariato sociale”.
Arriva poi il turno dell’Antologia redatta dai ragazzi del Servizio Civile con l’Associazione DeComporre, “Ho incontrato gli invisibili”. Sandra Cervone Presidente dell’Associazione, ricordando con grande commozione i momenti trascorsi durante la stesura, elogia i ragazzi ed il lavoro fatto insieme, ovvero quello di portarli a riflettere sulla loro esperienza ed a trasformarla in parole piene di emozioni e di fantasia.
Una giornata che ha messo in evidenza, quello che è il lavoro, che quotidianamente svolgono i servizi sociali, in collaborazione con Associazioni di volontariato, per alleviare il disagio sociale nella nostra città.