E ci si è messa pure la luna, splendida, ammaliante, complice, ad impreziosire la già suggestiva cornice del Molo Sanità, allestito per ospitare il concerto live di Alice Licciardi, nell’ambito del Gaeta Jazz Festival 2015. Una luna che ha fatto capolino proprio all’inizio dello spettacolo (il secondo della rassegna in corso a Gaeta), per poi salire nel cielo via via sempre di più e andarsi a sistemare proprio al centro della scena, illuminando di luce dorata la straordinaria cantante che intanto, in un crescendo di ritmi e sensualità, conquistava il folto pubblico accorso per applaudirla.
“Sono felicissima di essere qui, a Gaeta, di essere stata invitata da Roberto e Fabio Sasso che ringrazio. Non dimenticherò questa cornice stupenda, il calore ricevuto. E ringrazio per l’accoglienza…davvero non mi aspettavo tutto questo!”
I musicisti che la circondano non guardano che lei: Pietro Lusso (al piano), Enrico Bracco (chitarra), Marco Valeri (batteria) e Luca Fattorini (contrabbasso), regalano emozioni dando il meglio di sé in questa esibizione che ha qualcosa di magico, di intenso…
“Partiamo dall’arrangiamento di un brano del 1928…” , la voce di Alice Licciardi è musicale anche quando anticipa i brani che canterà, elargendo sorrisi e dando il ritmo giusto scioccando le dita…
Un po’ regista, un po’ ninfa, un po’ compagna d’avventura… eccola che intona il suo canto armonioso chiudendo gli occhi e strappando applausi… Si muove appena al ritmo incalzante, poi tace e lascia la scena alla musica, poi riprende, sorniona e sicura… e la luna fa il resto, riuscendo ad innamorare il pubblico che trattiene il respiro.
“Lasciatevi conquistare” : così aveva detto anche l’assessore alla cultura del Comune di Gaeta, Francesca Lucreziano, prendendo la parola in apertura della serata, dopo l’introduzione di Elio Sasso, autore -come sempre- delle scenografie in cui si svolgono i concerti organizzati da Armonia International Foundation of Arts con la direzione artistica di Fabio Sasso.
Lo sa bene Alice Licciardi quando, nei ringraziamenti, li nomina ad uno ad uno, non dimenticando nessuno. Dalla prima fila l’invito a voltarsi verso la luna: “Girati! Guarda…hai incantato anche lei”!
E’ tempo di chiudere, di salutare… ma non si può negare il bis letteralmente invocato dai presenti… e infatti ecco l’ultimo brano, sempre tratto dall’album “Optics”, pubblicato per Inner Circle Music (Usa). Canzone finale, dunque, ma ugualmente coinvolgente ed esaltante… quanto basta per lasciare ai presenti quella sensazione appagante di gratitudine.
Grazie Alice! Grazie al Jazz!
Sandra Cervone