Riceviamo e pubblichiamo il grido di aiuto e denuncia, che si spera possa trovare un’immediata risposta.
La signora Elisabetta è madre di un ragazzo affetto sin dalla nascita da una grave disabilità psicofisica, con totale incapacità di deambulazione.
Nello stabile in cui si trova l’appartamento dove vive la signora con la propria famiglia, rientrante negli edifici popolari di Gaeta, occorre salire una scalinata per poter accedere al portone di ingresso, vista l’assenza di un’alternativa.
Per permettere a chiunque accompagni il ragazzo di accedere allo stabile con maggiore facilità, senza essere costretti a sollevare ragazzo e carrozzella per scendere e salire, dunque, occorrerebbe una rampa.
Attraverso il proprio legale, l’Avvocato Valeria Aprile, si è provveduto a richiedere un intervento della Regione Lazio, finalizzato alla costruzione della rampa necessaria all’abbattimento della presente barriera architettonica, ma ad oggi nulla è cambiato. “Auspico da parte della Regione Lazio – ha dichiarato mamma Elisabetta – un intervento concreto a tutela delle persone diversamente abili, che hanno, come qualsiasi altro cittadino, diritto ad una quotidianità che si avvicini quanto più possibile alla normalità. È infatti dovere delle istituzioni garantire a tutti uguali diritti, intervenendo ogniqualvolta si renda necessario“.