Gaeta, Scinicariello: “Comune e Autorità Portuale mettono a rischio la cantieristica”

Possono le inadempienze amministrative del Comune e dell’Autorità Portuale impedire il rinnovo delle concessioni demaniali ai cantieri del lungomare Caboto? A Gaeta succede anche questo.Nei giorni scorsi è stata pubblicata all’Albo Pretorio comunale la richiesta di alcuni cantieri navali della zona di Calegna volta ad ottenere il rinnovo delle concessioni demaniali marittime. La normativa vuole che se ne dia pubblicità per favorire la concorrenza tra imprese e per fare emergere eventuali motivi ostativi.Il sindaco Mitrano ed il presidente dell’Autorità Di Majo si sono però “dimenticati” che il rinnovo delle concessioni di quella zona è condizionato da un atto amministrativo del 2007 dell’allora Commissario Prefettizio Frattasi, peraltro confermata da una successiva delibera del novembre 2011 del Consiglio Comunale di Gaeta.In sostanza i due atti amministrativi subordinano il rinnovo delle concessioni demaniali all’osservanza di una serie di prescrizioni da parte delle realtà imprenditoriali ivi esistenti, attraverso specifica normativa tecnica ed entro il tempo massimo di cinque anni (dal 2011), volte al miglioramento delle attività lavorative e del decoro ambientale ed urbanistico della zona. Ciò come conseguenza della variante al piano regolatore, che ha cambiato in “zona cantieristica” l’originaria previsione di “scuole e servizi”.È opportuno chiarire che nel documento amministrativo del 2007, l’allora Commissario Prefettizio Frattasi chiarì che l’obiettivo principale era la “riqualificazione ed utilizzazione dell’area demaniale di Calegna-Piaia”, ma che la stessa riqualificazione dovesse “avvenire in una logica di necessaria garanzia delle attività cantieristiche esistenti”. Un atto amministrativo, quello di Frattasi, di grande equilibrio politico e lungimiranza amministrativa, peraltro condiviso all’unanimità dai tanti soggetti istituzionali che componevano quel Tavolo, tra i quali la Regione Lazio, l’Amministrazione Provinciale di Latina, la Camera di Commercio, il Consorzio Industriale, la ASL di Latina, l’Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto, l’Istituto Tecnico Nautico di Gaeta, l’Associazione Cantieri Navali Caboto di Gaeta e la Consormare del Golfo. Tutti, dunque, compreso i diretti interessati.Comune di Gaeta e Autorità Portuale avrebbero dovuto coordinare e compulsare il cambiamento, attraverso attività di sensibilizzazione e di indirizzo che invece sono mancate: l’Autorità troppo presa a finanziare aiuole, marciapiedi e rotonde stradali; il sindaco a vagheggiare improbabili piste ciclabili, tagli degli alberi (una vera vocazione!) e discutibili restyling urbani. Il disinteresse dei due Enti sta mettendo seriamente a rischio il rinnovo delle concessioni per gli operatori della cantieristica, poiché l’eventuale rilascio dei nuovi titoli concessori sarebbe vulnerabile e suscettibile di ricorsi.Come se ne esce? Allo stato appare chiaro che il Consiglio Comunale dovrà rimettere mano a tutta la materia. Resta il dato politico su come venga trascurato un intero settore produttivo rispetto ad altre iniziative, che però hanno il vantaggio di essere più appariscenti. Emiliano Scinicariello – Consigliere Comunale – Gruppo Consiliare “Una Nuova Stagione”

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