Gaeta, Scinicariello e De Angelis contrari alla Programmazione della Rete Scolastica

I consiglieri comunali Emiliano Scinicariello e Franco De Angelis criticano aspramente il recente provvedimento dell’amministrazione Mitrano relativo alla Programmazione della Rete Scolastica per l’anno scolastico 2018/2019, la delibera di giunta n.213 del 29/09/2017. I motivi della critica sono molteplici.

Emiliano Scinicariello

“Anzitutto l’intempestività dell’atto, che dovrebbe prendere spunto dalle linee guida regionali, deliberate però successivamente dall’ente regionale, mentre si prendono in considerazione quelle dell’anno precedente. Linee guida in cui ‘La Regione Lazio invita tutti i soggetti coinvolti alla più ampia collaborazione nell’individuare soluzioni condivise con l’intento comune di conseguire i possibili risultati di razionalizzazione in maniera efficace e partecipata…’. Spicca invece l’assenza di un’intesa con le istituzioni scolastiche, prevista anche dal Dpr 233/98, citato nella premessa della delibera ed evidentemente ignorato nei fatti, poiché non risulta che alle dirigenze dei due Istituti Comprensivi sia stato mai chiesto di esprimere un parere a riguardo. Questo priva la Delibera di Giunta di un suo principio cardine.

Inoltre nella delibera si cita più volte ‘la proposta di riorganizzazione della rete scolastica’, ma della proposta non c’è traccia (c’è solo l’esito: l’accorpamento).

Il punto D. del deliberato è a dir poco inquietante: delibera ‘di dare atto che la precitata razionalizzazione… risponde ad esigenze di diversa natura e che proposte diverse di razionalizzazione non permettono il raggiungimento di situazioni stabili nel tempo’. Esigenze di diversa natura… sarebbe stato opportuno specificarle, se esistenti, altrimenti non si comprende il motivo della scelta. Noi certamente continuiamo a non comprendere i motivi di questa scelta così importante per la città, per i nostri ragazzi e per le loro famiglie.

I due istituti comprensivi ‘Principe Amedeo’ e ‘Giosuè Carducci’ hanno un numero pressoché analogo di iscritti e un’offerta formativa completamente differente, per cui nei loro riguardi appare davvero ingiustificato il provvedimento dell’amministrazione. E lo è ancor di più se pensiamo che il numero degli iscritti a ciascun istituto sia prossimo alla media regionale. Risulta oltremodo curioso come all’interno della delibera non vengano enunciati i dati, relativi a iscritti e quant’altro, degli istituti di cui sopra.

Ma un’attenzione particolare merita la vicenda dell’accorpamento dell’istituto Tecnico nautico al liceo Scientifico, poiché la posizione più debole – dal punto di vista dei numeri – è proprio quella del liceo. Ebbene, il sindaco Mitrano e la sua Giunta hanno ignorato la necessità di un confronto con le istituzioni scolastiche coinvolte nella decisione, non cogliendo così le decisioni che il consiglio d’istituto dello stesso liceo Scientifico ha assunto, ad esempio, votando con 8 voti a favore, 5 contrari e 1 astenuto il mantenimento dell’autonomia del ‘Fermi’ nella forma della reggenza, e dunque contro la fusione con il Caboto. Decisione assunta dal consiglio d’istituto esclusivamente per salvaguardare la sua specificità. La fusione con il ‘Nautico’ rischierebbe di far perdere visibilità al liceo Scientifico ed alla Ragioneria, con un prevedibile e notevole calo degli iscritti. Peraltro, la fusione andrebbe contro i criteri stabiliti dalla Regione Lazio nelle sue linee guida: in primis mantenere la specificità degli indirizzi, e poi non superare il numero di 1200 alunni (con la fusione il numero verrebbe di gran lunga superato). Il consiglio d’istituto ha anche deliberato di chiedere l’istituzione di due nuovi indirizzi al liceo: Scienze Applicate – Informatica (senza Latino); liceo Scientifico Internazionale (con insegnamento di una quota oraria delle discipline scientifiche in inglese già dal primo anno) e istituzione di un corso di liceo Artistico ‘indirizzo Designer’.

Dunque, Scinicariello e De Angelis ribadiscono la loro ferma contrarietà alla delibera di pseudo-razionalizzazione degli istituti scolastici gaetani perché la stessa è totalmente incoerente con le precedenti delibere, senza motivazione alcuna e sicuramente non per problemi legati ai numeri. Non più tardi di un anno fa la precedente ‘amministrazione Mitrano’ deliberava contro l’accorpamento. Oggi, a distanza di un anno, a numeri di iscritti sostanzialmente invariati e con linee guida regionali pressoché identiche, vota a favore dell’accorpamento.

Peraltro la stessa delibera non è in alcun modo motivata, né dai numeri che sono oggettivi, né da una scelta politica chiara e condivisa”.

Infine, i due consiglieri esprimono tutto il loro dissenso verso “una condotta amministrativa da ‘sovrano’ piuttosto che da sindaco, poiché Mitrano continua a non sentire l’esigenza di coinvolgere la città su temi tanto importanti e che così grande impatto hanno sul futuro dei ragazzi di Gaeta, sulla loro vita e su quella delle loro famiglie. Se davvero l’obiettivo fosse stato il miglioramento del sistema scolastico locale, un tema del genere (ed una modifica del genere) avrebbe dovuto essere trattato anzitutto nella commissione consiliare competente, e poi certamente in consiglio comunale. Ma il sindaco Mitrano sembra voler governare a prescindere dalla città e dai cittadini, quasi questi rappresentassero un inutile fastidio nel suo personalissimo percorso politico”.

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