Rischio di rinnovo decennale per l’ENI per l’uso del Pontile Petroli in località PESCHIERA.
Nei giorni scorsi, all’Albo Pretorio del Comune di Gaeta, è stata pubblicata la richiesta dell’ENI di rinnovo decennale della concessione demaniale marittima per l’uso del pontile petroli, alla Peschiera.
Sembrano lontani, ed inutilmente trascorsi, gli anni in cui la politica e i cittadini discutevano di una sua possibile delocalizzazione (quella offshore, per quanto ci riguarda). La pericolosità dell’installazione petrolifera era da tutti riconosciuta e costituiva un tratto comune dei programmi elettorali della totalità di partiti e movimenti.
Oggi si deve registrare che, anche su questo argomento, la comunità locale sembra aver abbassato la guardia, narcotizzata dall’effimero dilagante. Il protocollo d’intesa con l’ENI sottoscritto dall’ex sindaco Raimondi nel 2011, prevedeva l’impegno prossimo della società petrolifera di progettare la delocalizzazione di concerto con l’Autorità Portuale, ma nulla è stato fatto. Tanto meno il nostro Comune, in tutti questi anni, ha pensato di far valere le sue ragioni e il rispetto dei patti.
In materia di sicurezza la legge individua precisi obblighi e responsabilità, soprattutto in capo al Sindaco e alle Autorità Marittime, ma nessuno sembra intervenire. E la città continua a rischiare.
È giunto il momento di far pesare su chi ha il potere di decidere sul rinnovo dell’autorizzazione, le istanze di sicurezza di una comunità. L’Autorità di Sistema Portuale studi una forma di concessione, subordinata al rispetto di precisi obblighi fattuali, scanditi in tempi certi, che assicuri la delocalizzazione. I suoi valenti funzionari (locali e non) ne saranno certamente capaci.
Resta amara la costatazione che, nonostante l’argomento faccia parte del programma di mandato del Sindaco, nulla sia stato fatto. Evidentemente si preferisce rivolgere l’attenzione alle favole di luce piuttosto che alla sicurezza della città.
Ma si è ancora in tempo e la voglia di collaborare dell’opposizione, quantomeno del sottoscritto, sul punto è tanta: il Presidente del Consiglio convochi un consiglio comunale d’urgenza dedicato all’argomento. E nel frattempo, sarebbe opportuno che il Sindaco invitasse con forza il Presidente dell’Autorità Portuale verso provvedimenti concludenti con le aspettative della città, che non sono solo rotonde, aiuole e pavimentazioni di lungomare.
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