Gaeta si riappropria di ulteriori 30 immobili demaniali, l’approvazione in consiglio

Gaeta si riappropria di ulteriori 30 beni demaniali. Questo quanto emerge al termine della seduta del consiglio comunale convocato per discutere tre punti all’ordine del giorno e che vede inoltre “l’esordio” del neo-Segretario Generale Antonella Marra. Approvati all’unanimità: la mozione relativa alla tutela dei servizi di neuropsichiatria infantile presentata dal Presidente del Consiglio Comunale Giuseppina Rosato; la variazione al bilancio di previsione finanziario 2019/2021 integrazione socio-sanitaria, trasferimento risorse del Distretto Socio-Sanitario al Comune di Gaeta; il trasferimento alla Città di Gaeta di beni demaniali di proprietà dello Stato.

Quest’ultimo punto è stato presentato in aula dal consigliere Cristian Leccese che dal 2013 in poi, da quando era assessore durante il primo mandato dell’Amministrazione Mitrano, ha curato e seguito insieme agli uffici preposti i diversi iter che hanno portato all’acquisizione di beni demaniali presenti sul territorio comunale. “L’approvazione all’unanimità anche di questo punto all’ordine del giorno – spiega il Sindaco Mitrano – rafforza l’azione politico-amministrativa che vede tutto il consiglio comunale di Gaeta compatto nel chiedere ed ottenere l’acquisizione di ulteriori beni demaniali”. “Stiamo vivendo – aggiunge il primo cittadino – un percorso di riscoperta e valorizzazione del nostro territorio. Dopo l’acquisizione della la Gran Guardia, del Bastione “la Favorita”, dell’ex “Batteria Vico”, dell’orto annesso all’ex “Caserma Gattola”, con l’approvazione odierna andiamo a promuovere ulteriori interventi di valorizzazione e riconfigurazione del contesto e di ripristino della fruibilità degli stessi”. Tra i 30 immobili demaniali che verranno trasferiti a titolo gratuito al patrimonio comunale spiccano: il “Bastione S. Giacomo”, la “Caserma S. Agostino”, la “Batteria Dente di Sega”, la “Batteria Philipstal” con magazzini e corte, gli immobili compresi tra Via Angioina ed il complesso edilizio di “Casa Tosti”, l’ex deposito di carbone in Via Bausan. “L’Amministrazione comunale di Gaeta – ha spiegato il consigliere Cristian Leccese – intende inoltre avvalersi dell’istituto del federalismo demaniale culturale per proporre una strategia di valorizzazione degli immobili inserendoli in un contesto più generale di rigenerazione soprattutto del centro storico di Gaeta, assumendo così anche il ruolo di volano di un inedito rinascimento urbano”. “Adesso – aggiunge Leccese – il compito di avviare una programmazione che intende esaltare ulteriormente le bellezze ambientali, culturali, architettoniche e storiche di Gaeta”. La Legge di Bilancio 2019 all’art. 1, comma 422, prevede infatti l’approvazione del piano di cessione di immobili pubblici e quelli di proprietà dello Stato, gestiti dall’Agenzia del demanio. Si disciplina il trasferimento all’Ente richiedente di beni culturali demaniali, all’interno di specifici accordi di valorizzazione e di conseguenti programmi e piani strategici di sviluppo culturale (accordi di valorizzazione). Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’Agenzia del Demanio hanno sottoscritto un protocollo di intesa (9 febbraio 2011) ai fini dell’avvio del federalismo demaniale culturale. Con la circolare MiBAC 18 maggio 2011, n. 18, sono state fornite le istruzioni sull’iter procedurale da seguire, le linee guida per la predisposizione di programmi di valorizzazione e i dettagli relativi a forma e contenuti degli atti strumentali al procedimento.

 

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