Il Laboratorio Socio-Politico della Parrocchia di S. Giacomo Apostolo in Gaeta, nell’ambito delle iniziative promosse per affermare la cultura della sostenibilità e della legalità, in continuità con l’impegno di cittadinanza attiva, terrà alcuni incontri pubblici a partire dal 5 maggio 2017. Le tematiche che saranno dibattute sono tutte riconducibili alle questioni aperte sul territorio, dall’ambiente allo sviluppo urbanistico, dai servizi al lavoro che manca, dalla legalità alla sicurezza. Esse sono ben riassunte nel logo del Laboratorio “La città che vorrei”.
La tempistica degli incontri non è casuale perché l’11 giugno 2017 a Gaeta ci saranno le elezioni comunali. Una adeguata fase di conoscenza dei problemi sul tappeto e delle possibili soluzioni è perciò necessario per avviare un proficuo confronto in una comunità consapevole dell’importanza delle scelte amministrative che sarà chiamata a compiere.
Gli incontri serviranno a individuare i punti di forza e quelli di debolezza della città e del suo territorio, a delineare possibili scenari in grado di promuovere sviluppo economico, lavoro e benessere e a suggerire probabili iniziative da intraprendere.
Non si tratta di scrivere un programma politico, perché per questo ci sono già i partiti e i movimenti. Si tratta invece di provare a conoscere e a condividere temi di cui quotidianamente s’interessa la politica.
Il percorso individuato si articola in una serie di tre incontri, di cui i primi due a carattere tematico. Il terzo prevede invece una tavola rotonda a cui saranno invitati a partecipare tutti i candidati alla carica di sindaco, per dibattere sulle problematiche emerse durante i primi due incontri, nel solco di quanto già organizzato dal Laboratorio nelle passate elezioni.
Il primo incontro, dal titolo “Gaeta si trasforma: opportunità o declino?” e di cui sarà relatore l’ing. Marcello Di Marco, si terrà venerdì 5 maggio 2017 alle ore 19.00. Attraverso l’interpretazione di una serie di dati statistici si proverà a circoscrivere i principali problemi, a riconoscere i segnali di squilibri in atto, ad individuare le opportunità che il territorio offre; quindi si cercherà di tratteggiare e di condividere con i partecipanti un possibile scenario futuro.
Si parlerà delle dinamiche demografiche di Gaeta, dell’invecchiamento della popolazione, delle risorse da mettere in rete nel comprensorio, delle prospettive di utilizzo delle aree industriali dismesse, di infrastrutture, della salvaguardia dell’ambiente. Tutti temi sul tappeto da anni e resi ancora più attuali, oltre che dalla scadenza amministrativa, dal recente incarico conferito dal comune per la stesura di un nuovo Piano Regolatore Generale.
Non è più tempo di procedere verso un’antropizzazione senza conoscere, pianificare e coordinare le scelte a livello di comprensorio. In assenza di ciò significa condurre al degrado i territori, perché è del tutto evidente che le risorse naturali ed ambientali, una volta compromesse ed esaurite, cesseranno la loro funzione attrattiva. E perciò importante – a parere del Laboratorio – che si affermi una cultura amministrativa di tipo comprensoriale. Dai dati che saranno esposti si capirà perfettamente che in un mondo globalizzato non è più sufficiente guardare solo al proprio municipio. Basti pensare ad alcune aree (Cinque Terre, Versilia, Riviera Romagnola, Costiera Amalfitana…), che hanno messo in sinergia le loro risorse e hanno creato brand territoriali vincenti, per fare della comprensorialità la cifra del prossimo mandato amministrativo.
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