Di Gabriella Gelso.
Una comunità raccolta, nel dolore e nella preghiera, ieri ha celebrato la festività dell’Epifania in cui l’“Incontro dei Magi con Gesù Bambino”, organizzato dalle Parrocchie di San Nilo e San Carlo, è avvenuto in Piazza XIX maggio, in prossimità della casa Comunale.
La rappresentazione della Sacra Famiglia, partita dal Santuario di San Nilo, ha sfilato per le vie della città all’interno di una barca, seguita da una lunga fiaccolata di pastori sulle note delle tradizionali ciaramelle.
“Oggi celebriamo con gioia la grande festa dell’Epifania del Signore, che ricorda la rivelazione di Gesù ai Magi. – ha affermato il Sindaco Cosimino Mitrano – Essi vedono la stella durante il loro cammino, spinti dalla nostalgia di conoscenza della verità, così si esprime Papa Francesco, il quale ha aggiunto, che i Magi non si misero in cammino perché avevano visto la stella, essa infatti non brillava in modo esclusivo, ne loro avevano un DNA speciale per scoprirlo, ma videro la stella perché si erano messi in cammino, cioè avevano il cuore aperto all’orizzonte, potevano vedere quello che gli altri gli mostravano perché c’era in loro un desiderio, erano aperti alla novità […].” Il suo pensiero però, non ha potuto non giungere al giovane Daniele, vittima del tragico incidente avvenuto il 3 gennaio scorso, ora diventato un angelo: “Stasera davanti alla casa comunale c’è l’immagine di un grande piccolo bambino, per il quale tutto il mondo è in festa con luci, manifestazioni e iniziative di vario genere. Pensate che questo bambino ci parla anche dal Paradiso, da vita eterna con il suo essere dissolto dal Sepolcro. Se fa notizia la sua nascita, fa ancora più notizia che il suo sepolcro sia stato trovato vuoto e che alcuni lo hanno incontrato risorto. Penso, in questo momento così particolare, cari amici e turisti, a tutti i nostri concittadini ed in particolare a Daniele che non sono più con noi e che questo bambino ci insegna, sono tutti vivi in Paradiso e ci guarderanno, ci tuteleranno, ci abbracceranno.”
Tanta commozione anche durante il consueto spettacolo della Fontana di San Francesco, dove, Daniele era spesso impiegato come volontario della Protezione Civile: “L’opera umana più bella è quella di essere utile al prossimo”, questa una sua frase postata su Facebook qualche tempo fa, a margine di un servizio svolto per la comunità che rende tangibile il suo amore per il prossimo e per la sua terra. A conclusione i colleghi della Protezione Civile “La Fenice”, hanno sfilato intorno al monumento per dare l’ultimo saluto al loro caro amico, il quale resterà per sempre nei cuori di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene.
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