Appuntamento di febbraio della Stagione Teatrale del Teatro Ariston, realizzata in collaborazione con il Teatro Bertolt Brecht di Formia e sostenuta, come ogni anno, dalla Banca Popolare di Fondi. Un grande e amatissimo artista, torna sul palcoscenico del Teatro Ariston con un spettacolo antico, un viaggio poetico e visionario, lungo il quale ci accompagnerà per mano con la sua dirompente ironia e la sua irriverente arte affabulatoria.
Peppe Barra affronta un classico della letteratura barocca, “Lo cunto de li cunti”, la raccolta seicentesca di fiabe di Giambattasta Basile, considerata il monumento della cultura e della fantasia dell’intero popolo napoletano.
Tra luci accecanti e ombre, fate o streghe crudeli e animali parlanti lo spettacolo ci introduce in un mondo dove anche i Principi azzurri soffrono di violenti attacchi intestinali e i terribili Orchi si invaghiscono dei riccioli biondi di sette giovincelli, provocanti e dispettosi. Un mondo dove il fascino della letteratura barocca si fonde con la genialità e l’irriverenza dell’arte napoletana.
Era ‘na vota, a lo paese di Arzano, ‘na bona femmena, la quale ogne anno scarrecava ‘no figlio mascolo; tanto che erano arrivati a sette…
….ma dopo tanti maschietti, finalmente nasce una bella bambina che, diventata fanciulla, decide di incamminarsi alla ricerca dei suoi sette fratelli. Comincia, così, un viaggio avventuroso e magico, tra boschi fatati, castelli incantati e alberi che si muovono.
Come sfogliando le gigantesche pagine di un libro, conosciamo l’ingenuo Vardiello, la papera d’oro, l’orco disperatamente innamorato del giovane Carcaverchia e tanti altri personaggi che appartengono all’universo ironico e visionario di Giambattista Basile messo in scena con la maestria e l’ironia di Peppe Barra.
Venite a sognare con noi.