In controtendenza con situazioni ed episodi che dequalificano l’immagine della sanità in Italia, si registra, nel sud pontino, un significativo passo in avanti nella diagnosi e nella terapia dei tumori della vescica. Sta per entrare in funzione, a giorni, presso la struttura sanitaria “Casa del Sole” a Formia, la tecnica della “Spies Spectra” , un nuovo standard nell’ambito dell’imaging in Endourologia. Le funzioni dei macchinari di questa nuova tecnica e i risultati che tale sistema permetterà di conseguire verranno illustrati, nel corso di un apposito convegno, che si terrà a Gaeta, presso il Village Torre San Vito beach, alle ore 18,30 di venerdi 19 giugno. A guidare i convenuti alla conoscenza del nuovo strumento saranno il dott. Domenico Tuzzolo, uno dei nomi più prestigiosi della branca dell’Urologia, vicepresidente UrOP, e il suo collega Dario Colella. In base a qualche anticipazione fornitaci dai due relatori, emerge il dato che “La diagnosi dei tumori della vescica, attraverso la cistoscopia, è precisa e affidabile nella gran parte dei casi se la neoformazione è esofitica. Più bassa invece è la possibilità di rilevamento in caso di lesioni piatte (CIS). Recentemente, Karl Storz ha ridefinito lo standard dell’imaging nella chirurgia mininvasiva endourologica realizzando un nuovo sistema di video enhancement chiamato SPIES (Storz Professional Image Enhancement System), strumento innovativo che offre molteplici possibilità di visualizzazione dell’immagine endoscopica mediante transizione cromatica permettendo di enfatizzare i dettagli anatomici e meglio evidenziare l’architettura vascolare dei tessuti. La tecnologia SPIES crea un potenziamento dell’immagine attraverso un software dei sistemi video HD. In questo modo è possibile migliorare le performance diagnostiche ed operative, dando un valido supporto tecnologico per la diagnosi e il trattamento endoscopico dei tumori uroteliali della vescica. SPIES SPECTRA consente di visualizzare le strutture tissutali più sottili attraverso 5 diverse modalità di enhancement, 3 con luce bianca (Clara, Chroma, Clara + Chroma) e 2 ottenute per transizione cromatica (Spectra A e B). La modalità CLARA illumina in modo adeguato qualsiasi area dell’immagine endoscopica eliminando aree di ombra. La modalità CROMA potenzia il contrasto colore enfatizzando il dettaglio delle strutture vascolari senza alterare la normale percezione cromatica. Le modalità SPECTRA sono ottenute per transizione cromatica. Le bande color rosso intenso dello spettro visibile vengono filtrate e le rimanenti bande cromatiche vengono espanse, permettendo una chiara distinzione dei tessuti. La modalità SPECTRA A è ottenuta rimuovendo la componente rossa del tradizionale spettro luminoso. Grazie alla medio-bassa profondità di penetrazione del verde e del blu, questa modalità sottolinea il contrasto tra capillari e vasi della mucosa e sottomucosa. La modalità SPECTRA B si ottiene restituendo un 15% di luce rossa a SPECTRA A ed è caratterizzata dalla riduzione della diffusa riflessione dello spettro del rosso; questo –secondo Tuzzolo e Colella– garantisce di evidenziare i vasi della mucosa e della sottomucosa, senza perdere però le informazioni degli strati più profondi che sono visibili solo con il rosso”.
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