Gaeta, visita del Rabbino Capo di Roma

Tra i molti eventi per fare Memoria della Shoah, appuntamento privilegiato organizzato dalla parrocchia di Santo Stefano Protomartire sarà la visita, a Gaeta, del Rabbino Capo di Roma dott. Di Segni, previsto per lo scorso 16 febbraio ma, per un incidente accadutogli, rimandato a data da definire.

Momento atteso e preparato da ben due anni di iniziative, ultima delle quali svoltasi il 28 gennaio, “Gaeta e gli ebrei”, vissuta insieme con l’Arcivescovo Mons. Luigi Vari e con Carlo Di Nitto, cultore di storia locale, ricordando i molti gaetani che durante l’emigrazione ebraica in terra d’Israele, tra il 1945 e il 1948, presso i cantieri navali Orlando-Castellano, adattarono alcuni velieri per portare gli ebrei aldilà del mare, fino in Israele. Ospite ed amico graditissimo della serata il dott. Massimo Finzi, rappresentante della comunità ebraica di Roma e dell’Unione delle Comunità ebraiche d’Italia, che ha portato i saluti del Rabbinato, rinsaldando l’amicizia che la comunità di santo Stefano ha stretto con gli amici ebrei.

È, tra l’altro, questo il secondo anno del Corso di lingua e cultura ebraica organizzato nella parrocchia ma aperto a tutti coloro desiderano fermarsi, ogni mercoledì dalle 18.30 alle 20, nella paziente lettura di testi biblici; dalla bellezza della scrittura ebraica è nato un forte interesse per l’Ebraismo, a cui è seguita la visita della comunità parrocchiale in Sinagoga a Roma e l’incontro con il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, invitato, proprio in quella occasione a Gaeta, dopo un colloquio intenso e serrato all’interno della Sinagoga, dove il dott. Di Segni ha appreso della collaborazione dei gaetani nel dopoguerra, mostrando grande interesse a coltivare tale progetto.

Il ricordare, potente antidoto contro l’oblio della discriminazione, si sta traducendo come unica possibilità di custodia della vita e grembo fecondo di relazioni e di trame di affetti e di sentimenti amicali. In attesa di celebrare accogliendo il Rabbino Di Segni tra di noi.

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