Nel maggio del 2015 il ”Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta” lanciò l’allarme riguardo all’imminente chiusura del punto di primo soccorso dell’Ospedale “Di Liegro” durante le ore notturne, primo passo verso la sua definitiva dismissione. Non si fece attendere la risposta del Sindaco Mitrano che elogiò il proficuo rapporto di collaborazione tra Comune e Direzione Generale della ASL rassicurando solennemente la cittadinanza ed accusandoci di “creare malcontento e sobillare pretestuose proteste”. Replicammo che le sue rassicurazioni non ci convincevano assolutamente. Del resto l’Amministrazione comunale, malgrado i nostri numerosi appelli, aveva già assistito in modo passivo alla chiusura degli ultimi importanti servizi offerti dal nosocomio quali la chirurgia ambulatoriale ed il Sindaco stesso aveva addirittura votato a favore del piano triennale di smantellamento della sanità pontina predisposto da Zingaretti. Oggi purtroppo i fatti ci danno ancora una volta ragione e smentiscono Mitrano. Essi anzi si mostrano ancor peggio di quanto temevamo. Apprendiamo che con nota prot. 354891 GR/11/48 del 05/07/16 la Regione Lazio ha comunicato al Ministero della Salute e al Ministero dell’Economia e delle Finanze che, secondo quanto disposto dal DM 70 del 2015, 7 Punti di Primo Intervento (PPI) della nostra provincia chiuderanno definitivamente. Uno è quello di Gaeta. La chiusura di questo servizio essenziale rappresenterebbe un colpo tremendo per la città, danneggerebbe gravemente il diritto alla salute dei residenti e sancirebbe la definitiva morte dell’Ospedale “Di Liegro”. Verrebbe così a mancare anche la possibilità di un primo approccio diagnostico e di un supporto vitale soprattutto in condizioni di emergenza. Come è noto inoltre il più vicino ospedale è il “Dono Svizzero” di Formia, sempre più congestionato e che non ha mai fruito degli interventi di rafforzamento promessi, difficile da raggiungere per via del traffico veicolare intenso durante i mesi estivi. La chiusura del PPI, come altri interventi di depotenziamento avvenuti nel nostro presidio, accadrà sicuramente con la solita promessa di convertirlo in “Casa della salute”, niente altro che un grande ambulatorio medico assolutamente non paragonabile alla funzionalità ed all’importanza di un ospedale. Per la tanto sbandierata “Casa della Salute” peraltro mancano ancora attualmente copertura economica e tempistiche certe. Non siamo disposti a farci prendere in giro e a consentire un nuovo micidiale attacco al “Di Liegro”. Intendiamo ostacolare con ogni mezzo la scellerata decisione denunciando le gravi responsabilità che l’hanno determinata a partire da quelle pesantissime dell’Amministrazione comunale e della Giunta regionale. Soprattutto con l’avvicinarsi delle prossime elezioni comunali ci impegneremo strenuamente nel chiarire ad ogni gaetano il lungo elenco dei responsabili della morte dell’Ospedale di Gaeta. Chiamiamo l’intera cittadinanza alla mobilitazione generale per scongiurarla.
Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta
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