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Gaeta/Ex Ospedale Di Liegro: Sindaco Mitrano, diciamo come stanno le cose

Sarà convocata al più presto una Conferenza dei Sindaci del Comprensorio Sud Pontino per valutare le criticità della sanità locale, sulla questione specifica dell’ex Ospedale Monsignor Di Liegro e per confrontarsi e decidere insieme il percorso da seguire. Lo ha garantito il Direttore Generale ASL Latina Giorgio Casati al Sindaco di Gaeta di Gaeta Cosmo Mitrano che lo ha contattato nell’intento di capire quale sarà il reale futuro dell’ex nosocomio gaetano, alla luce delle indicazioni provenienti dal Governo Centrale e dalla Regione Lazio. E’ bene precisare che si parla di ex Ospedale Di Liegro poiché oggi non è più classificato come nosocomio, ma è sede del Distretto 5 per consulenze specialistiche ambulatoriali.

“Altro che immobilismo, la nostra Amministrazione è sempre rimasta attiva sul fronte Sanità Pubblica e della tutela dell’ex Ospedale Di Liegro – dichiara il Primo Cittadino – abbiamo mantenuto costanti rapporti di grande rispetto istituzionale e stretta collaborazione con i vertici della sanità pontina. Sulla base del principio di sussidiarietà abbiamo sostenuto, con ferrea volontà, l’affermarsi sul nostro territorio di servizi al cittadino di consulenza medica gratuiti di estrema importanza sociale (vedi il Centro LILT, il Centro di consulenza specialistica Bambino Gesù, le azioni di prevenzione e screening organizzati dal Lions Club). Sempre all’insegna dello spirito collaborativo. E in quest’ottica abbiamo sviluppato anche il nostro rapporto con il nuovo Direttore Generale Casati sin dal suo primo giorno di incarico. In merito alla questione che più ci sta a cuore, quella dell’ex Ospedale Di Liegro, al suo progressivo smantellamento ed alla possibilità paventata di chiusura del Punto di Primo Intervento, il Direttore Casati ha rassicurato che nulla è stato ancora deciso in via definitiva, e che valuterà con tutti i Sindaci del Comprensorio, con grande senso di responsabilità, quale sarà il futuro della Sanità sul nostro territorio”. 

“Ai nostri detrattori – prosegue il primo Cittadino – ricordo che il progressivo smantellamento del Di Liegro ha origini lontane nel tempo, e si à consumato tra l’inerzia e l’indifferenza di diversi sindaci, che hanno saputo e voluto muoversi solo attraverso azioni populistiche e plateali , che nulla avevano di concreto. E lo dimostrano i fatti. Non siamo noi a dirlo. Durante l’Amministrazione D’Amante si compiva il primo atto di depaperaumento, quello che ha dato il via al progressivo smantellamento del nostro nosocomio: il trasferimento a Formia della Rianimazione. Ciò ha avuto un effetto domino provocando via via la chiusura ed il trasferimento di importanti reparti del Di Liegro. Pediatria, chirurgia, radiologia …. negli anni successivi venivano trasferiti, sotto gli occhi quasi inebetiti degli Amministratori di turno ( Magliozzi, Raimondi). Chiediamo ai nostri oppositori, cosa è stato fatto nel passato per impedire tutto ciò, al di là delle sceneggiate dal sapore elettorale e propagandistico? Nulla. E lo dimostra la realtà attuale dell’ex nosocomio gaetano. Mi viene da sorridere quando leggo sulla stampa locale o su FB che l’ex Sindaco Magliozzi e la sua Amministrazione hanno messo a disposizione gratuitamente, per la costruzione dell’Ospedale del Golfo, l’Area dei Cappuccini. Era un atto dovuto, scontato, logico in quel contesto, anche per competere con la proposta del Comune di Formia.

Ed allora ci chiediamo: cosa hanno fatto in concreto D’Amante, Magliozzi e Raimondi per impedire di arrivare a ciò che nel 2012 la nostra Amministrazione ha ereditato? Nulla. Eppure per alcuni di essi (D’Amante e Magliozzi) il colore politico del Governo Regionale corrispondeva con quello della loro Amministrazione! C’era la cosiddetta filiera!! Risultati del loro operato: Zero assoluto! Solo manifestazioni plateali, dal sapore forte del captatio benevolentia! Non hanno saputo neanche mantenere e sviluppare rapporti di rispetto istituzionale con la direzione sanitaria pontina”

“Ed ancora ci chiediamo: ma Emiliano Scinicariello che, a suo dire, si candida quale interlocutore con gli organi regionali e nazionali per fare pressione su una questione sanitaria al collasso nel sud pontino, sa a quale area politica appartiene? Ne é consapevole? Ebbene le direttive di un’eventuale chiusura dei PPI vengono dal Governo Centrale e dalla Regione Lazio: in entrambi i casi retti dal centro sinistra! Scinicariello a quale colore politico appartiene?? Lo avrà dimenticato … E in questi ultimi anni dov’era? Come mai solo a sei mesi dall’appuntamento elettorale si ricorda dell’ex Ospedale Di Liegro e si preoccupa del suo futuro? Non sarà solo per accaparrare consensi? Per mero populismo elettorale?”.

redazione

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