Dopo quasi 72 ore di ricerche ininterrotte da parte dei mezzi navali ed aerei della Guardia Costiera e’ stato individuato il relitto del m/pesca Rosinella.
Determinante al riguardo l’attivita’ di nave Chioggia della Marina Militare, che grazie all’impiego del sonar ha dapprima localizzato il relitto a 8.6 miglia dalla costa antistante Gaeta su fondali di oltre 60 mt, e poi, con il rov (remote operated vheicle) lo ha identificato.
Le immagini con la scritta sul mascone di prua del nome del m/pesca hanno infatti fugato ogni dubbio, riscontrando quelle che erano le convergenti ipotesi investigative seguite dalla direzione marittima del lazio.
Non e’ stato tuttavia possibile acclarare la presenza al suo interno dei tre marittimi che si trovavano a bordo, il comandante (sig. Oliviero Giulio) e i due tunisini (sig. Sassi Khalifa e sig. Sassi Saipeddine) imbarcati come mozzo e marinaio, tutti residenti ad Ercolano (NA).
Le condizioni torbide e l’elevata profondita’ rendevano infatti impossibile ottenere alcuna certezza in tal senso.
Dopo avere informato i familiari e la competente autorita’ giudiziaria di Cassino sull’avvenuto rinvenimento del m/p, veniva dalla stessa stabilito di proseguire le ricerche dei tre, nella –seppur remota– ipotesi che fossero riusciti a lasciare l’imbarcazione prima dell’affondamento.
Proseguiranno quindi fino a tutta la giornata di sabato le perlustrazioni di superficie e aeree da parte di mezzi e uomini della Guardia Costiera, mentre nave Chioggia, sempre con l’ausilio del rov, provera’ nuovamente a verificare l’eventuale presenza dei tre dispersi all’interno di esso.