Le motivazioni che i residenti oppongono sono di varia natura: si ritiene che l’utilizzo del prato inglese sia non solo inadatto ma soprattutto un grande spreco, vista l’enorme quantità d’acqua necessaria per l’irrigazione giornaliera (e le continue sospensioni del servizio degli ultimi mesi presso le abitazioni private), perché richiede una manutenzione mensile e soprattutto perché nelle vicinanze del mare è a contatto continuo con la salsedine dove, per i motivi di cui sopra, è già semidistrutto tutto il tratto impiantato nella prima parte del restyling del Lungomare Caboto. Stesso dicasi per la pavimentazione sia se sarà in gress o in legno.
Ulteriore scontento viene manifestato per la prevista eradicazione di ulteriori alberi monumentali protetti dalla Legge 14 gennaio 2013 n. 10 recante “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” e, in particolare, l’art. 7, comma 3” che detta disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale.
Gli interventi di recupero e restauro, per quanto necessari, non possono e non devono essere avulsi dall’impatto ambientale e dal contesto storico della città Medievale. L’esperienza dei bastioni che sono stati fatti saltare non ha insegnato nulla? Se fossero rimasti in piedi, avremmo avuto in questi anni un turismo di tutt’altro livello: non quello che resta a bocca aperta di fronte ad una fontana danzante. Anche quella decisione fu presa da un sindaco tuttofare e poco lungimirante.
Il Meetup Gaeta 5 Stelle desidera ribadire ancora una volta che le istanze provenienti dai cittadini, devono essere sempre al primo posto nell’agenda di un sindaco. La domanda è: siamo amministrati da un sindaco o dal Marchese Del Grillo?