L’inopportuna e insostenibile politica tributaria portata avanti dal sindaco Mitrano fin dal suo insediamento comporta due effetti negativi: mette a rischio il bilancio e toglie sostegno all’economia cittadina già in difficoltà per cause generali. Infatti, l’ente comunale sta attraversando una grave situazione finanziaria proprio perché i cittadini non riescono a sostenere un peso tributario di tale portata: tutte le tasse al massimo.
La situazione finanziaria dell’ente durante l’Amministrazione Raimondi (2007-2012) è migliorata in maniera costante, mentre con il sindaco Mitrano è sprofondata negli abissi più profondi del debito milionario. Negli ultimi quattro anni, dal 2013 al 2016, l’utilizzo medio dell’anticipazione di tesoreria è passato da 758.378 euro del 2013 a 2.306.742 euro del 2016 (+ 204%), gli interessi passivi da 5.299 euro a 41.948 (+ 691%). Per fare un paragone, è come se stessimo parlando dello scoperto di un conto corrente di un qualsiasi cittadino: gestireste i vostri soldi in questa maniera? La tanto decantata capacità amministrativa di questo Sindaco, nonché dirigente del settore economico e finanziario di altro comune, che fine ha fatto?
L’intenso colore rosso che ormai caratterizza i conti del Comune trova conferma nella delibera di Giunta 293 del 23/12/2016 con la quale si chiede al tesoriere un’anticipazione di liquidità per l’anno 2017 di oltre 11 milioni di euro. Chi per volontà dei cittadini sarà chiamato ad amministrare per il prossimo mandato dovrà, spontaneamente o magari sollecitato dalla Corte dei Conti o dalla Ragioneria generale dello Stato, porre in essere tutte le misure idonee ad allontanare i conti del Comune dalla rotta verso il basso tracciata dal Sindaco Mitrano.
Ma se l’aspetto finanziario piange certamente quello economico non ride. C’è una grande quantità di residui attivi (soldi che il Comune deve ancora incassare) per crediti tributari che per vari motivi, tra cui contenziosi in corso e infruttuosità del recupero coattivo, dovranno essere stralciati. Inoltre, non si può dimenticare la sentenza che ha annullato la delibera tariffaria TARI per il 2014 con il conseguente diritto al rimborso a favore dei cittadini di circa 900mila euro. Tutte situazioni che devono lasciare traccia nei conti dell’ente nel pieno rispetto del principio della prudenza e della competenza.
Speriamo che i nuovi revisori dei conti abbiano occhi per vedere e orecchie per sentire sulle problematiche evidenziate e che esercitino la loro funzione con il dovuto grado di autonomia e diffidenza così come richiesto per lo svolgimento del loro importante incarico.
Comunicato stampa Movimento Progressista
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