Una cultura condivisa del rispetto dei minori, con il coinvolgimento di istituzioni e genitori, ha contrassegnato la celebrazione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20 novembre) nella Scuola Principe Amedeo di Gaeta.
Alunni, genitori, docenti e rappresentanti delle istituzioni hanno vissuto insieme esperienze significative, attraverso le quali ognuno ha potuto riscoprire una più attenta e matura sensibilità ai temi dell’infanzia, dei diritti dei minori e della possibilità di vivere in un contesto sociale a loro tutela e difesa.
Gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria sono stati impegnati in attività tese a valorizzare il bambino come soggetto di diritti da difendere. Per tutti è stato un momento di riflessione importante, specialmente per gli educatori preposti a vigilare affinché detti diritti non siano mai violati.
Soddisfatti la dirigente Maria Angela Rispoli e gli insegnanti che hanno dato grande risalto a questa giornata perché «educare alla difesa dei diritti significa formare persone aperte al dialogo, alla tolleranza e alla solidarietà, quindi alla pace», un presupposto irrinunciabile per tutti coloro che hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni.
I docenti della Principe Amedeo condividono l’impegno della loro preside nella cultura dell’accoglienza:«La nostra Dirigente Rispoli, sensibile alle iniziative che possano valorizzare i temi dell’accoglienza e della solidarietà nei confronti di tutti i bambini ed adolescenti, indipendentemente dalla loro provenienza o estrazione socio economica e culturale, ha aderito alla Festa dell’Albero “Le Radici dell’Accoglienza”, promossa da Lega Ambiente».
La manifestazione è stata incentrata sul significato simbolico della piantumazione di quattro alberi (il corbezzolo, l’olivo, il carrubo, il leccio) in osservanza della legge 10/2013 che prevede la piantumazione di un albero per ogni nato, al fine di creare un legame ideale tra il bambino e il territorio che l’accoglie.
La Principe Amedeo è risultata fra le scuole più sensibili a trasmettere quei valori umani simbolicamente rappresentati da ogni albero. La scelta del corbezzolo, dell’olivo, del carrubo e del leccio racchiude la storia di tutti i bambini italiani e non, che devono trovare non solo accoglienza ma anche senso di appartenenza (corbezzolo) ad un Paese che abbia come valore la Pace (olivo) da perseguire con tenacia e perseveranza (carrubo), anche a costo di sacrifici (leccio).
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