In qualità di Capogruppo del Movimento Progressista, diffido il presidente dell’Autorità Portuale, Francesco Maria Di Majo, ad andare avanti con i lavori sul Lungomare Caboto, di fronte al Santuario dell’Annunziata. Si tratta di un progetto mai discusso in Consiglio Comunale che comporta una seria modifica dell’aspetto paesistico e storico di quella zona. La convocazione della massima assise civica sarebbe anche un’occasione per il Presidente Di Majo per presentarsi alla città ed illustrare i piani presenti e futuri che riguardano la nostra città.
Inoltre, il Presidente dell’Autorità Portuale probabilmente non conosce alcune cose importanti di questa vicenda. Oltre che il mancato passaggio in Consiglio Comunale, forse il Presidente Di Majo non sa della nascita di un Comitato cittadino (Gaeta Storia e Bellezza) che sta chiedendo maggiore condivisione su queste scelte. In più, una parte dei lavori è prevista fuori dall’area di competenza dell’Autorità Portuale: per procedere in tal senso c’è bisogno di un accordo tra questo ente e il Comune di Gaeta che deve essere ratificato in Consiglio Comunale con una delibera. Se non si dovesse seguire questa procedura l’ente portuale si espone al rischio di danno erariale, motivo per cui diffido il Presidente Di Majo a procedere.
Motivi che, invece, il Sindaco Mitrano conosce molto bene ed è per questo che la mia diffida coinvolge pure lui e riguarda anche il progetto e i relativi lavori in Villa delle Sirene che si stanno eseguendo in questi giorni. Mi chiedo se abbiano quantomeno contattato il comitato di cittadini che si era costituito per difendere quella zona. Hanno proposto delle modifiche? Hanno espresso un parere? Questo, naturalmente, non cambia il fatto che bisogna passare in ogni caso dal Consiglio Comunale, ma il gradimento ed il coinvolgimento di un gruppo di cittadini potrebbe anche avere una valenza politica ed essere preso in considerazione dai consiglieri nel momento di esprimere il proprio voto.
Qualsiasi decisione che riguarda il patrimonio comunale deve essere discussa nella massima assemblea istituzionale così come tutti quei progetti che hanno un grande impatto storico e paesistico sul territorio cittadino. Il confronto, quello vero e democratico, non è una caratteristica dell’Amministrazione Mitrano e la mancata convocazione del Consiglio Comunale serve, con molta probabilità, a nascondere i problemi politici interni. I consiglieri di maggioranza devono prendersi le proprie responsabilità di fronte a chi li ha eletti votando a favore delle proposte del loro Sindaco. Oppure Mitrano teme che qualcuno dei suoi, vedendo i progetti e le evidenti irregolarità, possa avere un ripensamento e votare secondo coscienza?
Consigliere Antonio Raimondi
Capogruppo Movimento Progressista